Federico Maria Rivalta

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Libri di Federico Maria Rivalta
Lingua:Libri ItalianiIl cronista più imprevedibile d’Italia diventa freelance.
Un reportage su un pericoloso evaso dal carcere di Padova può essere l’occasione della vita per Riccardo Ranieri, che ha lasciato Il Mattino di Padova per lavorare in proprio. Se poi ci fosse la possibilità di mettersi sulle tracce del fuggiasco, il suo futuro professionale sarebbe assicurato. E la sua situazione finanziaria ne trarrebbe indubbi benefici. Ad aiutarlo nelle indagini, e a evitare che si cacci nei guai, questa volta le donne sono due: la sua caustica e bellissima compagna, il procuratore Giulia Dal Nero, e una silenziosa psicologa che lo segue ovunque come un’ombra.
Riccardo Ranieri torna a divertire e appassionare, tra siparietti spassosi e amare riflessioni sul senso della giustizia e del perdono.
Come sempre Rivalta ci catapulta in un mondo nel quale solo la spregiudicata ironia dei protagonisti è capace di superare le infinite difficoltà della vita. Come nei precedenti romanzi, amore, umorismo e tensione accompagneranno il lettore fino al travolgente finale.
Una drammatica lotta contro il tempo costringerà gli inquirenti a correre per inseguire un fantasma, ma le piste non sempre porteranno nella direzione giusta.
Quando, trascinati in mare aperto da una corrente troppo impetuosa, gli inquirenti saranno prossimi alla resa, al lettore non rimarrà che sperare in una ultima disperata risorsa: un uomo tanto testardo da non volersi piegare all'evidenza dei fatti.
Riccardo Ranieri è tornato!
Tra eroismo e indolenza, sospetti e rivalità, niente è come sembra nel nuovo caso di Riccardo Ranieri
L’ultima cosa che la procuratrice Giulia Dal Nero e il commissario Baldan avrebbero voluto era infilarsi in una faida con l’Arma dei Carabinieri. E quando anche il cronista Riccardo Ranieri comincia a ventilare che quella che a prima vista sembrava una rapina finita male in realtà nasconde qualcosa di più, la situazione si complica ulteriormente. Tutto ha inizio in una sera d’autunno, quando il maresciallo Carmine Manfredi e il carabiniere Federico Mancini ricevono la segnalazione di una rapina in corso in una villa di Torreglia. A partire da lì tutto precipita, tra sospetti e false piste. A indagare, oltre alla procuratrice e allo scorbutico commissario affiancato dalla sua squadra squinternata, Riccardo, la collega Cristina Santi e Giuliana, la nuova e un po’ saccente stagista del Mattino di Padova. Con Alamari rossi Federico Maria Rivalta torna al giallo e affronta con il suo solito stile brillante temi importanti come l’onore e l’onere di indossare una divisa.
Un giallo ricco di humour e colpi di scena.
Una serie di efferati omicidi semina il terrore sui Colli Euganei. Quale spaventoso segreto nascondono le terzine dantesche con cui l’assassino firma ogni delitto? E le misteriose lettere inviate a Don Paolino, il parroco di Sarmeola? Riccardo Ranieri, giornalista coraggioso e irresistibilmente maldestro, cerca la verità in seguito alla morte di Walter, giovane compagno di partite di golf, prima vittima del serial killer soprannominato da stampa e investigatori “Dante”. Nonostante innumerevoli traversie, una decina di cellulari persi e altrettante gaffe, Riccardo riuscirà a risolvere il caso e, con l’aiuto del caustico e affascinante procuratore Giulia Dal Nero, scoprirà il movente di tutti i crimini.
Il colpevole si rivelerà più vicino del previsto.
Edizione rivista: L’attuale edizione di Come tracce sulla sabbia, pubblicata precedentemente con il titolo Come sabbia nelle mutande il 12 giugno 2014, include revisioni editoriali.
Destino o sfortuna per il cronista più imprevedibile d’Italia?
Che Riccardo Ranieri, giornalista freelance, si ritrovasse coinvolto in un’indagine per omicidio questa volta non era previsto. Convinto dalla sua compagna, la procuratrice della Repubblica Giulia Dal Nero, a non scrivere più di cronaca nera per occuparsi solo di economia, Ranieri non poteva prevedere che il ricco imprenditore da lui intervistato solo qualche giorno prima venisse brutalmente assassinato. Un colpo di fucile l’ha ucciso nei pressi del lussureggiante labirinto di Villa Barbarigo, la dimora di famiglia. Tra bugie, ingenuità e alibi inconsistenti, l’indagine sembrerebbe di facile soluzione. Ma niente è mai come sembra. Mentre Riccardo, vittima delle sue velleità investigative, rimane avvolto nelle spire del labirinto, gli inquirenti cominciano a scavare nelle vite dei monaci dell’abbazia di Praglia e la situazione si complica drammaticamente.
Una tentazione di troppo per il cronista più imprevedibile d’Italia.
A parte qualche sporadica visita al golf club, da diversi mesi Riccardo Ranieri passa le sue giornate a occuparsi del figlio Antonio e a schivare gli attacchi del diabolico gatto Ragù. Ogni tanto, a tempo perso, scrive un articolo per Il Mattino di Padova o per qualche quotidiano a tiratura nazionale. Per questo, quando Paola Grisutti gli telefona per convincerlo a indagare sulla figlia Sabrina, morta per overdose un anno prima, Riccardo non riesce a resistere alla tentazione di ficcarsi di nuovo nei guai. A poco serviranno i tentativi della sua compagna, il procuratore della Repubblica Giulia Dal Nero, di distoglierlo da suoi folli propositi. La comunità di recupero che frequentava la ragazza nasconde infatti una serie di ombre che lui non potrà ignorare. Sarà un’indagine tutta al femminile quella nella quale Riccardo si troverà coinvolto. Accanto a lui non solo Giulia, ma anche Sonia Pechinese, la vicedirettrice sociopatica del carcere di Padova, e la troppo affascinante ex collega Cristina Santi…
Un caso enigmatico per Riccardo Ranieri
Riccardo Ranieri è il primo ad ammetterlo: non è neanche capace di unire i puntini, figuriamoci se sa risolvere un anagramma. Eppure la sua nuova, assurda indagine parte da un anagramma, in cui si nasconde il messaggio di un individuo che si firma “La ragione ha sempre torto”. Questa volta chi lo trascina nell’avventura è Sonia Pechinese, vicedirettrice del carcere di Padova, convinta che uno dei suoi detenuti sia stato ingiustamente condannato per omicidio. Tra grovigli di ambiguità e incomprensioni, soprattutto a causa della personalità impenetrabile di Sonia, Riccardo viene trascinato in torbide feste in ville sontuose, tra malviventi dediti alla prostituzione e allo spaccio di droghe, fino all’irruzione notturna in una misteriosa casa di cura per malati mentali.
Un’esplosiva miscela caraibica di caffè, rapimenti e omicidi per il cronista più imprevedibile d’Italia
Riccardo Ranieri ha una dote: sa adattarsi a ogni situazione, anche la più impensabile. Dev’essere per questo che ha accettato di sfidare tutte le sue paure, a partire da quella degli aerei, e volare fino nei Caraibi per salvare Ernesto, un vecchio amico che non vede da anni e che sembra essersi cacciato nei guai. Giulia, la sua compagna, tenta in ogni modo di dissuaderlo, ma Riccardo, in nome dell’amicizia, non si tira indietro. Ad attenderlo a Santo Domingo troverà un cadavere, un boss della malavita, un’archeologa di incerta provenienza e un misterioso individuo dalla risata folle. E, come se non bastasse, un uragano incombe sulla incredibile vicenda che giorno dopo giorno si svela ai suoi occhi. Una burrascosa avventura, in cui Cristoforo Colombo, un sestante, un quadro di Klimt e una curiosa poliziotta dominicana si avvicendano tra le pagine a un ritmo mozzafiato.
Indagine a luci rosse e guai seri per il cronista più imprevedibile d’Italia
Non bastasse la complessità dell’indagine su un duplice omicidio dai contorni oscuri e inquietanti, la procuratrice Giulia Dal Nero e il commissario Gaetano Baldan sono costretti ad arginare anche le scomposte e imprevedibili mosse di Riccardo Ranieri. Coadiuvato dall’affascinante collega Cristina Santi, il giornalista si ritrova infatti a sua insaputa al centro di una sanguinosa contesa tra clan per il dominio del mercato della prostituzione. Tra errori, omissioni e situazioni che definire imbarazzanti è riduttivo, come suo costume Riccardo sfrutta ogni possibilità, anche la più remota, per ficcarsi in un mare di guai. Intanto la mantide, guidata dal proprio istinto, mette in scena il crudele rito dell’accoppiamento.
La prima avventura del cronista più distratto e imprevedibile d’Italia.
Riccardo Ranieri, giornalista del Mattino di Padova e assiduo frequentatore dei campi da golf, si trova suo malgrado coinvolto in un omicidio che sconvolge la rilassata routine del Golf Club Frassanelle. Inizia così una vera e propria caccia all’uomo in cui preda e predatore si confondono. Nonostante la protezione di un irruente poliziotto e le premurose attenzioni dell’affascinante e implacabile procuratrice Giulia Dal Nero, anche Ranieri si ritrova nel mirino dell’assassino. Meno male che a proteggerlo ci sono l’imprevedibilità delle sue mosse e la cronica incapacità a gestire le situazioni.
Nuova edizione riveduta: questa edizione di Un ristretto in tazza grande comprende revisioni editoriali.
Il cronista più imprevedibile d’Italia è diventato papà.
L’iguana è un animale a sangue freddo. Un sauro che si muove con felpata lentezza. Sebbene si nutra principalmente di ibiscus e basilico, nello stomaco di alcuni esemplari sono state rinvenute anche tracce di carne.
Non è veloce ma possiede una grande capacità di mimetizzazione. Nelle zone dove la vegetazione è fitta può capitare di non vederla anche se si guarda proprio nella sua direzione. Ovviamente, sempre che non decida lei di avvicinarsi a voi.
Ai giardinetti comunali ci sono la piccola Sonia con la mamma, un venditore di caldarroste, un uomo con un bambino e una suora. La mamma rivolge l’attenzione al cellulare per un attimo e quando risolleva lo sguardo la figlia è sparita.
Che fine ha fatto Sonia? E gli altri cinque bambini scomparsi prima di lei?
Un nuovo e delicato caso, diverso dal solito, per Riccardo Ranieri da poco diventato padre. Tra un pannolino messo male, una strigliata di Giulia, la sua compagna di sempre, e un’intuizione acciuffata all’ultimo secondo, il giornalista detective più geniale e maldestro d’Italia affronta il drammatico enigma con il cuore un po’ in mano e un po’ in gola. Al suo fianco un azzimato procuratore, un commissario fumantino e, naturalmente, i quattro zampe di famiglia: Mila e Ragù.
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