
Questioni di sangue
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Il rione Sanità è un’isola. Un lungo ponte lo divide dal resto di Napoli. Qui, i vivi e i defunti convivono da secoli e non vi è posto, più di questo, in cui morte e vita siano così strettamente intrecciate. Ed è qui che, dopo quarant’anni, due fratelli si rincontrano. Raffaele, dato in adozione giovanissimo alla morte della madre, ci torna come parroco della basilica di Santa Ma - ria alla Sanità. Peppino, invece, è il boss del quartiere. Due uomini che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. Eppure, il richiamo del sangue, ineludibile, li unisce. Un legame che è fonte di pericolo e tormento per entrambi. Quando la morte colpisce e un cadavere viene ritrovato in un appartamento del rione, le indagini, suffragate da un testimone poco affidabile, seguono un unico bina - rio.
Quell’omicidio fa tirare un sospiro di sollievo a tante persone, ma Raffaele non si lascia abbindolare. Decide di rivolgere il suo sguardo, esperto della vita, proprio tra la sua gente, anche se questo significa guardare qualcuno di molto, forse troppo, vicino a lui. Ma Raffaele non si è mai fermato davanti a nulla e non inizierà adesso. Sa bene che le sue indagini possono compromettere un equilibrio basato su regole non scritte e allo stesso tempo inderogabili, ma deve andare avanti. Per - ché la Sanità è un’isola e per navigare il mare che la circonda ci vogliono coraggio, passione e un concetto diverso di verità.
Nel suo romanzo, Anna Vera Viva ci guida in uno dei rioni più affascinanti del nostro paese. E, attraverso la potenza del sangue, ci fa conoscere l’animo umano e le sue contraddizioni. Dopo aver letto questo libro, l’eterno scontro tra bene e male avrà un sapore nuovo.
- Durata8 ore e 10 minuti
- Data di uscita su Audible15 novembre 2022
- LinguaItaliano
- ASINB0BLWGWYSG
- VersioneEdizione integrale
- Tipo di programmaAudiobook Audible

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Dettagli prodotto
Durata | 8 ore e 10 minuti |
---|---|
Autore | Anna Vera Viva |
Narratore | Tiziana Tirrito |
Data di pubblicazione su Audible.it | 15 novembre 2022 |
Editore | Salani |
Tipo di programma | Audiobook Audible |
Versione | Edizione integrale |
Lingua | Italiano |
ASIN | B0BLWGWYSG |
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Questa storia si presenta con tinte gialle/noir, con un omicidio in uno dei quartieri più difficili di Napoli, il rione Sanità. In realtà, però, il fulcro della storia è la vita nel quartiere, uno dei tanti di Napoli che vive come su un'isola a sé, con le sue regole e i suoi principi. Il più complicato della città? Beh non direi, ma sicuramente un buon rappresentante di una realtà che nessuno fino in fondo può comprendere, spesso neppure gli stessi napoletani, che se ne tengono ben lontani, nonostante l'immensa storia borbonica e non solo, che li caratterizza.
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L'autrice per farci entrare nel cuore e nella mentalità del quartiere, usa un binomio già ben collaudato negli anni e che funziona sempre. Due fratelli cresciuti divisi, uno nel quartiere di cui ormai è il boss indiscusso, l'altro adottato da piccolo diventa prete e dopo anni ritorna proprio nel posto da cui è stato strappato e forse salvato . Spunti di riflessione ci arrivano proprio da lui, il prete buono che si ritrova in un ambiente mai dimenticato ma di cui credeva di non avere più influenze. Invece più volte è proprio la sua umanità che viene messa alla prova, e forse anche il riavvicinamento al fratello, almeno in questo primo volume, passa in secondo piano risultando semplicemente molto naturale. Qualcosa di giusto nonostante tutto.
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La storia nel complesso mi è piaciuta, come ho detto ha un cuore molto introspettivo. Il personaggio del prete sembra spesso in bilico tra il bene e il male, ed è interessante pagina dopo pagina scoprire i suoi pensieri più profondi relazionati sempre ad avvenimenti o situazioni legate al quartiere. In contemporanea il boss, suo fratello Peppino, rispecchia in tutto la figura del boss di quartiere, protettore di quest'ultimo come di una famiglia, donne e bambini non si toccano, spirito religioso che lo porta in chiesa la domenica e lo umanizza laddove in realtà le mani sono sporche di sangue, corruzione e chi più ne ha più ne metta.
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Forse ciò che non mi ha convinta è l'impronta un poco anni ottanta del rione e di alcune situazioni a partire dal corso di informatica. Chi come me vive queste realtà o per volontariato o perché ci è nato, non sempre si riconosce in quelle descrizioni. Aggiungerei che molto spesso è pure peggio. Le parrocchie e la curia di Napoli, cercano di fare molto, come anche tante associazioni presenti sul territorio, ludoteche e progetti si sprecano per quanti ce ne sono. Funzionano? Spesso direi di sì, ma sarebbe un utopia credere che possano essere anche solo un punto di inizio. Si dovrebbe sdradicare una cultura troppo complessa ma ben radicata tra quei vicoli. Io purtroppo sono tra quelli che definisco realisti, e non dico uno su milla ce la, ma quasi, forse su mille dieci, ma è difficile pretendere di più. Il discorso è ben più ampio, non esiste solo la criminalità, esiste una vera e propria mentalità che li tiene ancorati a principi così ottusi e ristretti, da far male quasi quanto la stessa criminalità. E forse, mi sono detta, che l'autrice abbia scelto un approccio più retró per rendere al meglio proprio questa realtà che, scusatemi se lo ripeto, ma è davvero incomprensibile se non la si vive.
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Ho apprezzato tanto i riferimenti alla storia del quartiere, spesso ignorata dagli stessi napoletani. Le descrizioni e molti personaggi secondari sono d'effetto e rendono bene l'umanità e il buon cuore delle persone, nonostante siano nate in questi contesti così difficili.
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Non voglio aggiungere altro. Questo romanzo mi è sembrato comunque un apripista per altre storie future e quindi suggerisco di non restare delusi se qualche situazione vi sembra irrisolta o non approfondita, mi sa che ne vedremo delle belle.
La profondità dei sentimenti è cosi toccante da lasciare un solco nell'anima e verso cui si prova grande empatia.
Niente di fantastico ma profondamente reale. Lo scenario dei bellissimi scorci e ville napoletane che fa da cornice completa il quadro e ne valorizza la bellezza nell'esposizione del dolore umano.