Enrico Franceschini

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Libri di Enrico Franceschini
Lingua:Libri ItalianiIl mare prende, il mare dà. E un mattino di primavera la bassa marea consegna alla spiaggia di Borgomarina un corpo di donna. La ritrova, più morta che viva, Andrea Muratori detto Mura, giornalista in pensione, tornato nel paesino di villeggiatura dell'infanzia dopo una lunga carriera da inviato giramondo, con pochi soldi in tasca, un capanno di pescatori come casa e in pace con se stesso. Siamo in Romagna, la riviera delle vacanze di massa e del divertimentificio, cento chilometri di litorale che con il solleone diventano metropoli diffusa spalmata tra Marina di Ravenna e Gabicce, per metà West Coast all'italiana e per metà irredimibile provincia di vitelloni, malelingue e brava gente. Ma fuori stagione gli abitanti verniciano e riparano, sperperando i guadagni estivi e portando a galla vizi nascosti. Fra un clan di calabresi che traffica schiave del sesso e immigrati cinesi che spacciano erba, toccherebbe a Mura risolvere il mistero dietro il passato di Sasha, l'enigmatica russa restituita dal mare. Un'impresa troppo grande per lui, se ad aiutarlo non ci fossero altri tre sessantenni irresistibili. «Uno per tutti, tutti per uno» ripetono i vecchi amici, citando i tre moschettieri. Che poi, com'è noto, erano quattro.
Enrico Franceschini ha scritto una commedia gialla, caustica e brillante, che illumina le ombre della terra raccontata da Fellini e Tondelli, su cui - tre mesi l'anno - si rinnova la furibonda battaglia del desiderio nazionalpopolare.
L'8 settembre 2022, a pochi mesi dalle celebrazioni per il Giubileo di Platino, si è spenta a novantasei anni tra le mura del castello di Balmoral in Scozia Elisabetta II, l'ultima grande regina. Perché «l'ultima»? Perché dopo di lei verranno tre re. Perché nessun monarca britannico ha regnato più a lungo. E perché ci ha accompagnato dal primo dopoguerra fino alla rivoluzione digitale, diventando una presenza costante per almeno tre generazioni, non soltanto nella vita dei propri sudditi ma del mondo intero. Eppure, in oltre settant'anni sul trono, Elisabetta II non ha concesso una sola intervista, ha pronunciato rari discorsi pubblici e non ha mai preso una vera decisione nelle scelte del Regno Unito. Nonostante fiumi di articoli, libri e film sul suo conto, ora che è scomparsa rimane il mistero di chi fosse davvero l'ultima grande testa coronata del nostro tempo: cosa le faceva battere il cuore, in che cosa credeva, per quale motivo ci affascinava tanto.
Enrico Franceschini, che l'ha incontrata tre volte di persona e l'ha seguita per vent'anni come giornalista a Londra, racconta in queste pagine l'erede diventata sovrana per caso, la principessa salita una sera su un albero per ridiscenderne il mattino dopo nei panni di regina, i quattro matrimoni e il funerale che hanno segnato la sua monarchia. L'autore ricostruisce i tre ritratti che ne hanno rivelato l'anima, i soldi che spendeva e gli introiti che fruttava la sua «Ditta», i suoi viaggi e i suoi incontri con i grandi della Terra, il rapporto con l'amato Filippo, con il figlio Carlo, ora diventato re, con i nipoti e, non ultimo, con Diana, Camilla, Kate, Meghan, cosa la faceva ridere, arrabbiare e addolorare, il suo amore per i cavalli e gli adorati corgi.
Una nuova e affascinante biografia che ripercorre la vita di Elisabetta II fino agli ultimi istanti, per celebrare uno dei personaggi più significativi del ventesimo e del ventunesimo secolo. Una regina come nessun'altra.
Ma la commedia a cui gli sembra di assistere, tra dittatori da operetta, guerriglieri campesinos, invisibili squadre della morte e puttane comprensive, all’improvviso diventa un dramma e allora scopre che qualcosa di eroico in quei cialtroni dei suoi colleghi e nella loro professione c’è. Fra la beatitudine erotica di una relazione senza futuro e l’incombere tutt’altro che immaginario di un colpo di stato, il giovane Andrea, sempre meno sprovveduto, rimane come il piccolo eroe di un mondo che non esiste più.
Enrico Franceschini si diverte (e si commuove) a ricostruire un passato e un mondo di eroi e di cialtroni, in cui spicca con i suoi occhi incantati e sgomenti il “giornalista da giovane”. Un ritratto memorabile. Uno scoop non sarà sempre romantico, gli insegna un vecchio del mestiere, ma il giornalismo rimane “il maggior divertimento che puoi avere con i calzoni addosso”.
Chi è “l’uomo della Città Vecchia”? È forse Giovanni Paolo II, che nella primavera del 2000 compie una storica visita a Gerusalemme, deciso a rappacificare le tre fedi monoteiste e a chiedere perdono agli ebrei per venti secoli di antisemitismo? O è padre Pietro Marulli, il frate domenicano dal passato turbolento che ufficialmente dirige l’École Biblique della Città Santa ma in realtà si occupa di ben altro per conto del Vaticano? Oppure il giornalista Paolo Farneti, inviato a raccontare il viaggio del pontefice ma a Gerusalemme anche per saldare un vecchio debito e riparare un tradimento di gioventù? O magari è il corpo imbalsamato ritrovato in una cantina del quartiere cristiano dalla Pattuglia della Decenza, gruppo clandestino di haredim, gli ebrei ultraortodossi, deciso a sabotare la visita del papa e a cambiare la storia del cristianesimo? “Non credo in Dio, ma credo in chi crede,” dice Maya Mazin, l’agente dei servizi segreti israeliani coinvolta nell’operazione per sventare il complotto: ma a chi credere, in una ricerca della verità che parte dalle Sacre Scritture? Tra odore di caffè al cardamomo e salmodianti processioni in latino, nel labirinto di vicoli che circondano il Santo Sepolcro, il Muro del Pianto e la Moschea della Roccia, in mezzo alle pietre su cui hanno camminato Abramo, Gesù e Maometto, un romanzo sulla fede, sull’amicizia, sull’amore e su Gerusalemme.
L'Europa è uno scrigno di tesori incredibili. Sapevi, infatti, che la Finlandia è il Paese più felice del mondo e che lo Stato dove le donne hanno più potere è l'Estonia? O che la spiaggia migliore per fare surf non è in California, bensì in Portogallo? Abitiamo in un luogo che per stile di vita, diritti e opportunità non è secondo a nessuno, eppure sogniamo l'America. Forse perché per innamorarci non basta vivere circondati da meraviglie, dobbiamo prima imparare a vederle, riconoscerle e raccontarle con il cuore. Dobbiamo, cioè, sviluppare una coscienza europea. Con le storie contenute in questo libro di educazione civica a 12 stelle, uno speciale inviato con la valigia sempre pronta ci accompagna alla scoperta delle bellezze e dei valori dell'Europa, sinonimo di libertà, democrazia, multiculturalità, arte e sapere con radici antichissime. In un viaggio fra gli Stati e le culture più variegate dell'ue, conosceremo curiosità e personaggi incredibili di casa nostra. Enrico Franceschini ci regala un libro che racconta cosa vuol dire il famoso proverbio, l'unione fa la forza. Perché, oggi più che mai, noi europei possiamo mettere in pratica il motto dei tre moschettieri: tutti per uno, uno per tutti.
Tra commedia gialla e fantasmi del passato, Enrico Franceschini torna con una nuova avventura del Grande Lebowski romagnolo: un'indagine su un misterioso episodio della nostra storia, un viaggio erotico e dissacrante attraverso il mito nazionalpopolare dell'estate italiana.
Ma cosa significa cambiare per tutta la vita case (una ventina), città (New York, Washington, Mosca, Gerusalemme, Londra) e competenze? Com’è veramente, dietro le quinte, il mestiere di corrispondente dall’estero? E si può ancora sognare di farlo, nell’era del web, dei social media, della rivoluzione digitale?
Raccontando la sua personale storia di reporter, in una galleria di personaggi che includono i grandi della terra, da Ronald Reagan a Mikhail Gorbaciov, da Shimon Peres a Yasser Arafat, da Tony Blair a Elisabetta II, dal primo uomo sulla luna, Neil Armstrong, all’uomo più veloce sul nostro pianeta, Usain Bolt, e molti grandi del giornalismo, a cominciare dal suo primo direttore Eugenio Scalfari, l’autore offre uno sguardo appassionato, ironico e istruttivo sulla grande avventura del giornalismo e sui Paesi in cui ha vissuto. Ci sarà sempre bisogno di giornalisti con la valigia pronta. Il prezzo è non fermarsi mai. Il premio è «girare il mondo gratis».
Arrivato a Mosca nell’estate del 1990 come corrispondente di «Repubblica» per raccontare la sfida della perestrojka, giorno per giorno Enrico Franceschini assiste al graduale collasso dell’Unione Sovietica sino alla fine dell’impero nel dicembre 1991. Riletti trent’anni dopo, i suoi reportage da un capo all’altro della superpotenza comunista sono la testimonianza di un evento straordinario che ha cambiato la storia.
Brand-new stories from: Antonio Scurati, C.D. Formetta, Diego De Silva, Enrico Franceschini, Boosta, Francesca Mazzucato, Marcello Fois, Gianrico Carofiglio, Carlo Lucarelli, Maxim Jakubowski, Evelina Santangelo, Nicola LaGioia, Tommaso Pincio, Antonio Pascale, Nicoletta Vallorani, Giuseppe Genna, and others.
Chiara Stangalino is an organizer of the Courmayeur Noir In Festival. She lives in Turin, Italy.
Maxim Jakubowski is a British editor and writer. He reviews crime fiction for the Guardian and runs London’s Crime Scene Festival.