
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome: La serie della ghostwriter Vani Sarca 1
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Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: da piccoli indizi che sembrano insignificanti, coglie l'essenza di una persona, riesce a mettersi nei suoi panni, pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda, un intuito raffinato, uno spirito di osservazione fuori dal comune, sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ne ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, il materiale su cui documentarsi e lei riempie le pagine delle stesse identiche parole che avrebbe utilizzato lui.
Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare di persona gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda ad una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva possibile. Da tempo ha smesso di credere che potesse capitare anche a lei. Per questo sa di doversi proteggere perché dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino mette in atto il suo piano imprevisto e fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che in amore nulla è come sembra. Questa volta è difficile resistere a Riccardo e a quell'alchimia che pare non esser mai svanita. Proprio ora che Vani ha bisogno di tutta la sua concentrazione, di tutto il suo intuito. Un'autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. Perché c'è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore. Come nel più classico dei romanzi Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c'è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo, dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.
- Durata8 ore e 57 minuti
- Data di uscita su Audible25 giugno 2019
- LinguaItaliano
- ASINB07T6BMLB4
- VersioneEdizione integrale
- Tipo di programmaAudiobook Audible

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Dettagli prodotto
Durata | 8 ore e 57 minuti |
---|---|
Autore | Alice Basso |
Narratore | Alice Basso |
Data di pubblicazione su Audible.it | 25 giugno 2019 |
Editore | Salani |
Tipo di programma | Audiobook Audible |
Versione | Edizione integrale |
Lingua | Italiano |
ASIN | B07T6BMLB4 |
Posizione nella classifica Bestseller di Amazon | n. 17,502 in Mistero n. 187,551 in Letteratura e narrativa (Libri) |
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Recensito in Italia il 8 febbraio 2020
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La protagonista è un personaggio eccessivo e umanante improbabile.. furba, intelligente, informale,psicologa ,colta e pure bella… un po’ troppo insomma.. ciononostante il libro è gradevole, l’ intreccio possibile, la forma scorrevole… uno ogni tanto si può fare😊
In molti amano l’odore della carta. Alcuni ne vanno proprio pazzi. Quando comprano un libro se lo avvicinano al naso e aspirano forte chiudendo gli occhi. Talvolta mugolano. Se entrano in una biblioteca, ispirano a pieni polmoni come fossero in alta montagna, poi estraggono un vecchio volume dal primo scaffale e ci tuffano la faccia con l’intenzione apparente di baciarlo.
La citazione più volte riportata nel testo: scrivi di ciò che conosci motiva la scelta della protagonista, Vani, che vive il mondo dell’editoria a tutto tondo. Ghostwriter presso un’importante Casa Editrice è una ragazza chiusa, introversa, assolutamente avulsa al sociale, completamente fuori dal mondo. Ovviamente protagonista sui generis perché in linea con il suo carattere schivo, si rifiuta di avere contatti diretti con i blasonati scrittori, che spesso privi d’ispirazione e ahimè di ben altro, si avvalgono dell’intuito e della capacità d’interpretazione sempre vincente di Vani, per portare a termini i propri romanzi, destinati a un successo garantito.
A proposito del fiuto di Vani, grazie al quale riesce a mettersi nei panni delle altre persone, a entrare in empatia con gli altri, fino a riuscire a sostituirsi a loro, secondo lei esistono nella realtà persone che hanno questo potere?
L’autrice, per mezzo di Vani, ci mostra la diversa versione di una Casa Editrice, offrendoci un panorama quasi scioccante, privo di qualsiasi logica, dove il caos regna sovrano e in cui a dettare ritmi e tempi, oltre alle date inderogabili di pubblicazione, sono le pazzie degli scrittori che assolutamente slegati da qualsiasi logica commerciale, non rispettano impegni né scadenze, creando un delirio permanente a cui Vani, silenziosa e invisibile come un fantasma, pone da sempre rimedio. Lei è il famoso piccolo topo da biblioteca che in realtà, seppur dimenticata persino da se stessa, tiene le redini di questa giostra impazzita, che più che una Casa Editrice sembra il palcoscenico di una grande commedia. Geniale il paradosso che l’autrice costruisce attorno alla protagonista: lei che non riconosce se stessa, rifiutando di comprendersi, ascoltarsi e vivere, ha l’innata capacità di immedesimarsi, ogni volta, con l’autore di turno, riuscendo a scandagliare la sua anima e coglierne ogni sfumatura tanto da farla propria. In questo modo Vani riesce ad intervenire in ogni romanzo che è costretta a portare a termine per chi, come spesso accade, pur identificato come scrittore, si rifiuta di adempiere ai propri impegni.
Tutto cambierà quando Vani dovrà stabilire un contatto, non solo empatico ma propriamente fisico, fatto d’interazione reale, reciproca e non immaginaria con un autore che porterà al successo, Riccardo Randi. Una rivoluzione che la sconvolgerà portandola ad affrontare anche piuttosto bruscamente un percorso dal quale lei era sempre sfuggita. Socializzare per poi anche conoscere e gestire i sentimenti che prendono vita dal suo cuore, evidentemente non un ramo ormai reciso e secco. Vani scoprirà che il genio con cui si impossessa della mente altrui per scriverne i pensieri, creando Best Seller di successo, nella vita vera sfuma fino a scomparire, e questo non solo la spiazzerà ma le mostrerà una realtà totalmente sibillina.
La vita di Vani è uguale ai romanzi che lei stessa crea? Assolutamente imprevedibile, sorprendente? Direi che la protagonista lo scoprirà a sue spese, ma che finalmente, come per un bambino che viene alla luce, le situazioni rocambolesche in cui sarà coinvolta, le permetteranno di emettere il primo vagito, quello che nel momento della nascita, ti dà il benvenuto alla vita.
Alice Basso imposta questo romanzo in maniera assolutamente versatile, dal romance, al giallo e perché no all’ironico, i vari generi si intersecano dando vita a un puzzle perfetto. Forte di uno stile narrativo vivace e perfetto in ogni momento, crea un linguaggio capace di plasmarsi a ogni situazione conferendo vigore a una trama che trascina, imponendosi sul lettore. In una sola parola: AFFASCINANTE!
Ora, capiamoci, il libro è scritto bene, Alice Basso sa sicuramente scrivere, però la sua protagonista è… insopportabile (ecco, l’ho detto!) e quel “migliorerà”, alla fine, non trova un reale riscontro, pensando, soprattutto ad un paio di frasi nel finale del libro: “Cavolo, sono brava”, “Berganza apre le braccia “Che lei è il tipo di persona di cui non si può non sentire la mancanza, una volta che la si è avuta nella propri vita” (come si dice a Pisa…Ohimmeì!). veniamo al dunque: il romanzo è narrato in prima persona, cioè, Vani ci racconta tutto ciò che le passa per la testa (che sono tante cose, eh, e anche interessanti), ma lo fa con quella falsa modestia che, come posso dire in maniera sufficientemente diplomatica?, io non sopporto! Sei carina (ma fai di tutto per non apparire carina), sei intelligente (e non perdi occasione per farlo notare a tutti), sei colta (idem con patatine): cara la mia protagonista del libro, non potrai mica pensare di starmi simpatica…. Veniamo alla trama: se lo leggi come un noir… no, scusate, impossibile leggerlo come un noir, se non per il commissario Berganza, unico personaggio di cui avrei voluto leggere davvero, in quanto mix tra Colombo, Marlowe, Maigret… (e su questo, devo dire, che le citazioni della Basso sono puntuali e interessanti), ma anche un po’ la Signora Fletcher… se lo leggi come un romanzo rosa: no, anche questo, impossibile, perché una storia d’amore non si scrive/descrive in così poche pagine, se deve essere il centro del libro…
Dunque. Romanzo difficile da collocare in un genere (e questo non è un punto a suo favore). Scritto in una bella prosa (che risulterebbe anche leggera e simpatica se le battutine non fossero così tante e così autoironiche … no, scusate, volevo dire autocelebrative), e questo è un punto a suo favore. Ma, lungo, troppo lungo per la storia che, alla fin fine, contiene… più leggo (e ultimamente, vi assicuro, leggo tanto), più mi sorprendo di come ci siano pagine e pagine che gli scrittori potrebbero risparmiarsi. Cerco di farvi capire meglio ciò che sento: quando ho letto, anni e anni fa, il mio primo libro di Baricco, ho pensato: il libro è bello, è scritto bene, è profondo..ma io mi sento presa in giro, cioè sento, sì, perché proprio lo sento (dentro) che questo scrittore mi sta manipolando: è talmente bravo che sa bene come mettere in fila ogni parola. Lo so, è un pensiero schizofrenico, che ci volete fare, io sono un po’ così (e non dimenticate che sono reduce dalla lettura di questo libro, il cui vero centro è l’enorme ego della sua protagonista, pertanto, perdonatemi se mi sono un po’ fatta influenzare); ecco, nel leggere questo romanzo, mi sono sentita un po’ presa in giro.
Perché non c’è niente, alla fine, di particolarmente profondo, o illuminante. È la storia di una ragazza che sta antipatica a tutti dall’inizio alla fine del libro e che non fa niente per risultare più simpatica. È la storia di una ragazza che non fa altro che pensare a se stessa e farci notare quanto sia intelligente e intuitiva e .. oh mio dio, questa recensione sta diventando insopportabile anche per me che la scrivo…quindi, arrivo ad una conclusione. Non mi piace leggere questo genere di libri in cui imperversano l’autocompiacimento (della protagonista, voglio dire, non dell’autrice) e la finta autocommiserazione. però non posso dare meno di tre stelle, perché il libro è scritto bene, è scorrevole, qualche battutina tra il milione sparso nel libro mi ha anche fatto sorridere ed immedesimare, mio malgrado (“diciamo che negli ultimi giorni le faccende domestiche mi sono un filo scappate di mano. Okay: diciamo che negli ultimi trentaquattro anni le faccende domestiche mi sono un filo scappate di mano; negli ultimi giorni ho semplicemente avuto una scusa migliore del solito”). Ci sono tanti spunti, che, spero questa giovane autrice riuscirà a sviluppare meglio nei suoi prossimi romanzi che, sicuramente, leggerò. perché Alice è sicuramente interessante e brava, ma, in questo libro, secondo me, si sente troppo la voglia di … scrivere qualcosa che piaccia un po’ a tutti.
E in questo, non c’è niente di male, per carità, ci mancherebbe. Ma io, che di libri ne leggo tanti, mi aspetto qualcosa di più: preferisco un autore che scriva un libro che non mi piace proprio, piuttosto che uno che scriva un libro che può piacere un po’ a tutti.
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She's a bit sweeter than Lisbeth, but equally determined... and equally genial! The novel is pure fun.
Book is in italian only (for now)