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![Spatriati (Supercoralli) di [Mario Desiati]](https://m.media-amazon.com/images/I/41324sQsciL._SY346_.jpg)
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Spatriati (Supercoralli) Formato Kindle
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Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell'atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Cresceranno insieme, bisticciando come l'acqua e il fuoco, divergenti e inquieti. Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani. Un romanzo sull'appartenenza e l'accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.
Claudia è solitaria ma sicura di sé, stravagante, si veste da uomo. Francesco è acceso e frenato da una fede dogmatica e al tempo stesso incerta. Lei lo provoca: lo sai che tua madre e mio padre sono amanti? Ma negli occhi di quel ragazzo remissivo intravede una scintilla in cui si riconosce. Da quel momento non si lasciano piú. A Claudia però la provincia sta stretta, fugge appena può, prima Londra, poi Milano e infine Berlino, la capitale europea della trasgressione; Francesco resta fermo e scava dentro di sé. Diventano adulti insieme, in un gioco simbiotico di allontanamento e rincorsa, in cui finiscono sempre per ritrovarsi. Mario Desiati mette in scena le mille complessità di una generazione irregolare, fluida, sradicata: la sua. Quella di chi oggi ha quarant'anni e non ha avuto paura di cercare lontano da casa il proprio posto nel mondo, di chi si è sentito davvero un cittadino d'Europa. Con una scrittura poetica ma urticante, capace di grande tenerezza, dopo Candore torna a raccontare le mille forme che può assumere il desiderio quando viene lasciato libero di manifestarsi. Senza timore di toccare le corde del romanticismo, senza pudore nell'indagare i dettagli piú ruvidi dell'istinto e dei corpi, interroga il sesso e lo rivela per quello che è: una delle tante posture inventate dagli esseri umani per cercare di essere felici.
- LinguaItaliano
- EditoreEINAUDI
- Data di pubblicazione27 aprile 2021
- Dimensioni file562 KB
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Dettagli prodotto
- ASIN : B0931QFBS4
- Editore : EINAUDI (27 aprile 2021)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 562 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 279 pagine
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Recensito in Italia il 2 maggio 2021
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Il suo narrare è sempre un andare e tornare. Una ricerca di pace e di completezza che in realtà non sono mai. Un divenire perpetuo che non ha fine né inizio ma sempre attraversamenti. L’orizzonte dei personaggi raccontati da Desiati si sposta sempre un po’ più in là. Di pari passo con aspirazioni e desideri taciuti. Un horror vacui che spinge i protagonisti a riempire i gap tra chi sono e chi vorrebbero essere. Verso un’esplorazione dettata da ambizioni, mancanze e superamenti di confini geografici ed emotivi. Se già in Foto di Classe nel 2009 i personaggi di Desiati lasciavano la Puglia per Roma, in Spatriati la meta è ancora più a Nord: Berlino. Tra i due romanzi, tanta vita, tante partenze e tanti ritorni, tra realtà e finzione. Ma, questa volta, Berlino è la città dove tutto sembra a dimensione di desiderio, tutto sembra possibile e lo è. L’unica patria che accoglie chi vive fuori dalle convenzioni, chi vive davvero.
Amori asettici, amori candidi, amori taciuti, amori violenti, amori leggeri, amori intermittenti, amori clandestini, amori eccessivi, amori da ballare, amori da dimenticare, amori nostalgici, amori da mordere, amori da accarezzare, amori sfuggenti, amori che restano. Ogni declinazione delle relazioni nei romanzi di Desiati sfugge alle etichette e si nutre di contrasti. Tra l’istinto di partire e il bisogno di restare, tra nord e sud, tra lecito e tabù, tra azione e pensiero, tra acqua e fuoco, tra dei e demoni, tra mare e terra, tra superficie e sottosuolo, tra la luce e il buio, tra passato e presente.
In questi contrasti e di questi contrasti le vite dei protagonisti di Spatriati si nutrono senza accontentarsi mai. Affamate, mai sazie, curiose di andare oltre, di consumarsi appieno, di bruciare.
Spatriati è un romanzo vibrante e pulsante. Storie di incontri che esplodono in temporali ‘quando l’aria calda incontra quella fredda’. Di fallimenti e ripartenze sempre nuove. Di percorsi sbagliati e ricalcolati, di tragitti off road, di eccentricità alla ricerca di un centro che è sempre altrove, in un work in progress senza approdo, come solo la vita appassionata e impaziente sa essere.
Alla stregua delle storie che narra, Mario Desiati è un autore sempre nuovo e sempre originale perché untaggable, sfugge alle etichette e alle definizioni. Per questo il suo narrare è travolgente e affascinante, come le cose che nascondono una parte oscura, irrisolta, un mistero, un non detto. L’arte nobile e feconda della scrittura e l’anima fremente e incandescente dello scrittore, per definizione.
In calce, le ‘note dallo scrittoio’ dell’autore, sono importanti e preziose quanto il romanzo a cui fanno riferimento. Non chiudono, ma tracciano nuove rotte, fuori mappa.

Recensito in Italia 🇮🇹 il 2 maggio 2021
Il suo narrare è sempre un andare e tornare. Una ricerca di pace e di completezza che in realtà non sono mai. Un divenire perpetuo che non ha fine né inizio ma sempre attraversamenti. L’orizzonte dei personaggi raccontati da Desiati si sposta sempre un po’ più in là. Di pari passo con aspirazioni e desideri taciuti. Un horror vacui che spinge i protagonisti a riempire i gap tra chi sono e chi vorrebbero essere. Verso un’esplorazione dettata da ambizioni, mancanze e superamenti di confini geografici ed emotivi. Se già in Foto di Classe nel 2009 i personaggi di Desiati lasciavano la Puglia per Roma, in Spatriati la meta è ancora più a Nord: Berlino. Tra i due romanzi, tanta vita, tante partenze e tanti ritorni, tra realtà e finzione. Ma, questa volta, Berlino è la città dove tutto sembra a dimensione di desiderio, tutto sembra possibile e lo è. L’unica patria che accoglie chi vive fuori dalle convenzioni, chi vive davvero.
Amori asettici, amori candidi, amori taciuti, amori violenti, amori leggeri, amori intermittenti, amori clandestini, amori eccessivi, amori da ballare, amori da dimenticare, amori nostalgici, amori da mordere, amori da accarezzare, amori sfuggenti, amori che restano. Ogni declinazione delle relazioni nei romanzi di Desiati sfugge alle etichette e si nutre di contrasti. Tra l’istinto di partire e il bisogno di restare, tra nord e sud, tra lecito e tabù, tra azione e pensiero, tra acqua e fuoco, tra dei e demoni, tra mare e terra, tra superficie e sottosuolo, tra la luce e il buio, tra passato e presente.
In questi contrasti e di questi contrasti le vite dei protagonisti di Spatriati si nutrono senza accontentarsi mai. Affamate, mai sazie, curiose di andare oltre, di consumarsi appieno, di bruciare.
Spatriati è un romanzo vibrante e pulsante. Storie di incontri che esplodono in temporali ‘quando l’aria calda incontra quella fredda’. Di fallimenti e ripartenze sempre nuove. Di percorsi sbagliati e ricalcolati, di tragitti off road, di eccentricità alla ricerca di un centro che è sempre altrove, in un work in progress senza approdo, come solo la vita appassionata e impaziente sa essere.
Alla stregua delle storie che narra, Mario Desiati è un autore sempre nuovo e sempre originale perché untaggable, sfugge alle etichette e alle definizioni. Per questo il suo narrare è travolgente e affascinante, come le cose che nascondono una parte oscura, irrisolta, un mistero, un non detto. L’arte nobile e feconda della scrittura e l’anima fremente e incandescente dello scrittore, per definizione.
In calce, le ‘note dallo scrittoio’ dell’autore, sono importanti e preziose quanto il romanzo a cui fanno riferimento. Non chiudono, ma tracciano nuove rotte, fuori mappa.

Una storia di ricerca della propria sessualità e del proprio posto nel mondo, scritta in maniera scorrevole, ma poco avvincente, pur raccontando fatti e temi che avrebbero dovuto e potuto essere coinvolgenti.
Decisamente il premio Strega mi sembra regalato al libro di Desiati: che è un buon libro ma niente di più.
L'avevo preso in prestito tramite mlol e le biblioteche online poi scaduto il prestito ed essendo ancora a metà ho deciso di comprarlo per terminarlo.
Le prime 50 pagine mi hanno folgorato per la scrittura per tantissime cose belle che faceva presagire. Il romanzo è andato via via peggiorando fino ad essere una vera e grande delusione.
Mi sono sentito tradito. Pensate che dopo le prime 30 pagine ero così entusiasta da consigliarlo in giro poi ho dovuto rettificare.
Nel complesso non so dove l'autore voglia arrivare. Cosa voglia dire. Che è impossibile nel sud italia vivere delle diversità come l'omosessualità? Qual è il risultato presentare persone egocentriche ed egoiste che parlano solo di se e delle proprie paranoie ma in un modo che risulta davvero noioso.
Non basta l'erudizione dei titoli dei capitoli né le citazioni di primari poeti pugliesi an che se poco noti ai più per dare valore al romanzo.
Ho trovato il romanzo estremamente noioso com personaggi con cui non sono riuscito a stabilire nessuna empatia. Li ho trovati non veri e soprattutto non umani. E la cosa mi ha dato molto fastidio. A cominciare da Claudia cosi come Andria Erika Elisa.
L'unico personaggio che mi ha ispirato un minimo di simpatia è stato il padre di Francesco. Proprio perxhe doveva essere il personaggio peggiore.
Giudizio finale poco più che pessimo
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