Wilkie Collins

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Libri di Wilkie Collins
Lingua:Libri Italiani«Il più bello dei romanzi polizieschi inglesi moderni».
T.S. Eliot
«Un thriller che tiene ancora benissimo».
Carlo Fruttero, «TTL - La Stampa»
«Un romanzo di sconcertante modernità».
Francesca Lazzarato, «il manifesto»
«Tenetevi almeno tre giorni liberi per godervi il libro al meglio».
Irene Bignardi, «Vanity Fair»
Strepitoso ritratto di una donna che non esita a opporsi ai modelli e alle regole della società vittoriana, La Legge e la Signora è una narrazione coinvolgente e di grande fascino da leggere – come ogni romanzo di Collins – tutto d’un fiato.
«I romanzoni di Wilkie Collins sono viaggi irresistibili: agganciano subito il lettore, che quando parte non riesce più a fermarsi»
Leonetta Bentivoglio
«Wilkie Collins è famoso, nei manuali di letteratura, per avere scritto nel 1868 il primo giallo. Ma non eccelle solo nella suspense. È anche uno scrittore di sentimenti. Ed eccelle nella pittura dei personaggi».
Antonio D’Orrico
La pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell’India, dopo una serie di avventurose vicissitudini sopportate nel corso dei secoli, giunge in Inghilterra e viene donata a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di ritrovarlo. L’indagine, per quanto accurata, non porta ad alcun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia Verinder che nella servitù. Il romanzo, in cui tutti i personaggi sono apparentemente innocenti ma allo stesso tempo possibili colpevoli, si sviluppa seguendo le sorti della pietra di Luna, in un groviglio di eventi drammatici raccontati, di volta in volta, dai diversi protagonisti.
A fare da sfondo a questo giallo così magistralmente costruito c’è una romantica storia d’amore che, insieme alla suspense e alla curiosità, tiene il lettore avidamente inchiodato al libro dalla prima all’ultima pagina. Unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi capolavori di Wilkie Collins, La pietra di Luna, alla sua uscita nel 1868, consacrò il clamoroso successo dell’autore e riuscì addirittura a destare l’invidia di Charles Dickens, suo grande amico e maestro.
La donna in bianco - Senza nome - Armadale - La Pietra di Luna - La donna del sogno - L’albergo stregato
Edizioni integrali
T.S. Eliot elogiò La Pietra di Luna, definendolo: «Il primo, il più lungo, il migliore dei romanzi d’investigazione inglesi… un genere inventato da Collins, e non da Poe». Gli ingredienti dei capolavori di Wilkie Collins, traslati in parte dal gotico, segnarono infatti l’inizio del poliziesco: paesaggi spettrali, dimore infestate dagli spiriti, delitti senza colpevole, intrighi ignominiosi, indagini complicate, uomini avidi e spietati o eroi senza macchia e senza paura, donne caste e incorrotte o lascive tentatrici e avvelenatrici. È mirabile anche la struttura, nelle opere di Collins, laddove si alternano voci diverse (ciascuna con la sua specificità) e la forma della narrazione è variata grazie al ricorso a brani di diario, stralci di verbali giudiziari, missive e corrispondenze. La sua è una narrativa che incalza a ogni capitolo, rilancia la posta in gioco con continue sorprese e accresce senza posa la suspense, non conosce mai pause o momenti di stanca. È questo il segreto dei suoi romanzi, che all’epoca venivano chiamati “sensation novels”. Pubblicati a puntate su rivista, riuscivano, di settimana in settimana, nel difficile compito di avvincere i lettori sin dalle prime righe e tenerne desti l’attenzione e lo stupore fino all’ultima.
Wilkie Collins
(1824-1889), figlio di un pittore paesaggista, studiò Legge senza mai praticare la professione, attingendo alle conoscenze del crimine così maturate per le sue opere. La fortuna arrivò dopo l’incontro con Dickens, che pubblicò gli scritti di Collins sulle sue riviste, inaugurando un rapporto di lavoro e di amicizia che durò dieci anni. Fu un autore molto prolifico, scrisse venticinque romanzi, più di cinquanta racconti e numerose opere teatrali.
Traduzione di Fedora Dei
Edizione integrale
Pubblicato a puntate nel 1859-1860 sulla rivista «All the Year Round» diretta da Charles Dickens, La donna in bianco di Wilkie Collins suscitò grande entusiasmo e ammirazione nel pubblico, aprendo la strada a quella narrativa del mistero che in Inghilterra trovò le sue espressioni più ricche e significative. Incentrato sulla somiglianza e lo scambio di persona tra due affascinanti donne – la sventurata Anne Catherick, vestita sempre di bianco, e la bionda e ricca Laura – La donna in bianco ebbe analogo successo sia in America sia nel resto d’Europa. Henry James scriverà del libro e dell’autore: «Ha introdotto nel romanzo i più misteriosi dei misteri, i misteri che sono fuori della porta di casa nostra».
Wilkie Collins
(1824-1889), figlio di un pittore paesaggista, studiò Legge senza mai praticare la professione, attingendo alle conoscenze del crimine maturate per le sue opere. La fortuna arrivò dopo l’incontro con Dickens, che pubblicò gli scritti di Collins sulle sue riviste, inaugurando un rapporto di lavoro e di amicizia che durò dieci anni. Fu un autore molto prolifico, scrisse venticinque romanzi, più di cinquanta racconti e numerose opere teatrali.
Anne Silvester, giovane e raffinata, è accolta come istitutrice presso la famiglia di Lady Lundie, amica d’infanzia della sua sfortunata madre, e diviene inseparabile dalla figlia di lei, Blanche. Quando il nobile Geoffrey Delamayn, aitante sportivo da tutti idolatrato per le sue doti atletiche ma privo di cervello, la seduce compromettendone la reputazione, Anne, pur non amandolo, è costretta a cercare di salvare il proprio onore progettando un matrimonio segreto. Ma si trova in Scozia, e qui le leggi sul matrimonio sono così ambigue e inconsistenti che finisce con l’essere accusata di aver sposato Arnold, il fidanzato della sua cara amica Blanche. Dopo una serie di colpi di scena, la verità verrà ristabilita, ma per Anne si rivelerà la peggiore delle condanne: Geoffrey, infatti, minato nel fisico e nello spirito dal troppo allenamento sportivo, decide di tenerla segregata in casa finché non avrà trovato il modo di ucciderla per essere libero di sposare una ricca ereditiera. In un’atmosfera sempre più cupa e claustrofobica, il romanzo scivola lentamente verso la tragedia, dominato dalla figura sinistra e inquietante di Hester Dethridge, l’anziana cuoca muta dal passato oscuro e terribile alla quale è affidato il compito di tirare le sorti della vicenda.
Pubblicato nel 1870, Uomo e donna combina il ritmo serrato e la trama ben congegnata dei romanzi più famosi di Collins con la critica sociale, scagliandosi contro le contraddizioni delle leggi vigenti sul matrimonio e sulla proprietà e contro una generazione che ha abbandonato l’affinamento dell’intelletto per dedicarsi al culto dei muscoli e alla pratica di sport violenti.
«È impossibile smettere di leggere Wilkie Collins».
Alessandro Baricco
«Wilkie Collins è famoso, nei manuali di letteratura, per avere scritto nel 1868 il primo giallo. Ma non eccelle solo nella suspense. È anche uno scrittore di sentimenti. Ed eccelle nella pittura dei personaggi».
Antonio D'Orrico
«I romanzi di Wilkie Collins sono viaggi irresistibili: agganciano subito il lettore, che quando parte non riesce più a fermarsi».
Leonetta Bentivoglio
Romanzo innovativo, con una protagonista incredibilmente maligna, definito da T.S. Eliot il miglior libro dell’autore. Quando l’anziano Allan Armadale fa una confessione terribile in punto di morte, non immagina nemmeno lontanamente le ripercussioni che ne seguiranno: il segreto che rivela coinvolge la misteriosa Lydia Gwilt, tentatrice dai capelli rosso fuoco, bigama, dipendente dal laudano e avvelenatrice di mariti. I suoi maliziosi intrighi carburano la trama di questo dramma appassionante: una storia di identità confuse, maledizioni ereditate, rivalità amorose, spionaggio, denaro… e assassinio. Il personaggio di Lydia Gwilt orripilò i critici dell’epoca, al punto che un recensore la descrisse come «una delle donne maligne più recidive di sempre, i cui espedienti e le cui brame hanno infangato la narrativa». Resta fra le più enigmatiche e affascinanti donne del diciannovesimo secolo, e il cuore nero di questo sensazionale romanzo vittoriano.
Penguin Readers is an ELT graded reading series for teenagers and young adults learning English as a foreign language.
- Carefully adapted text.
- PLEASE NOTE: the eBook edition does NOT include access to the audio recording or online digital version (available exclusively with the print edition).
- The series includes popular classics, bestselling modern fiction, and thought-provoking non-fiction.
- The eight levels of Penguin Readers are mapped to the CEFR, and Lexile measured.
- Beautiful new illustrations for levels 2 to 6. Starter and level 1 titles in graphic-novel format, for beginner learners.
- Language practice exercises and a glossary in every book, additional activities and lesson plans online.
- Visit the Penguin Readers website: www.penguinreaders.co.uk
The Woman in White, a Level 7 Reader, is B2 in the CEFR framework.
One night when Walter Hartwright is walking home, he meets and helps the mysterious 'woman in white'. Soon after this meeting, Walter starts a job as a drawing teacher in the north of England and falls in love with his student, Laura Fairlie. But Laura is engaged to Sir Percival Glyde. Then Laura receives a letter warning her not to marry Glyde. Walter is sure that the letter comes from the woman in white...
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