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Libri di antonio fusco
Lingua:Libri ItalianiÈ la vigilia del palio di San Jacopo nella cittadina toscana di Valdenza, ma il commissario Casabona non è in vena di festeggiamenti: mentre sui tetti del centro storico esplodono i fuochi d’artificio, la moglie gli annuncia che sta per andarsene di casa. Un duro colpo per il commissario, che nonostante i problemi con Francesca non aveva mai pensato che il loro legame potesse davvero spezzarsi. Nemmeno il tempo di piangere la fine del suo matrimonio, che una telefonata lo richiama immediatamente al dovere: un uomo è stato ucciso da un treno in corsa. Un fatale incidente? Tutt’altro, visto che la vittima è stata legata a una sedia a rotelle e lasciata sui binari. Chi è quell’uomo che nessuno riesce a identificare? Perché l’assassino ha scelto un’esecuzione così plateale? Ed è solo una coincidenza che qualche anno prima, nello stesso luogo, un ragazzo sia stato travolto da un treno? Nella solitudine della sua casa ormai vuota, Casabona è tormentato dai dubbi. E mentre i primi indizi portano sulla strada della pedofilia, nuove morti inspiegabili arrivano a spazzare via ogni certezza. Come se ci fosse una regia occulta a spostare le pedine in campo. Qualcuno assetato di sangue e di vendetta. Qualcuno che viene dal passato, per regolare tutti i conti in sospeso...
Mentre sulla cittadina toscana di Valdenza si addensa una coltre di nubi cariche di neve, il commissario Casabona, di passaggio in questura per sistemare le ultime cose, ha un unico pensiero: tornare quanto prima in ospedale a fianco della moglie Francesca, le cui condizioni di salute lo hanno spinto a chiedere un incarico meno impegnativo. Ma la sua determinazione sta per essere spazzata via da un caso che ha sconvolto i suoi uomini e l’intera provincia: una bambina di tre anni letteralmente svanita nel nulla; una madre in lacrime che, entrando nella cameretta dove l’ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto. Quando l’ispettore Proietti gli mostra la foto di Martina, con il suo caschetto biondo e lo sguardo limpido e fiducioso, Casabona riesce a stento a conservare la sua fermezza. Può davvero sottrarsi al grido di aiuto di quegli occhi e lasciare la sua squadra senza una guida? Ben presto i sospetti si concentrano su un balordo cocainomane da cui la madre ha ricevuto esplicite minacce, e con il quale intratteneva rapporti piuttosto torbidi. Una soluzione servita su un piatto d’argento, eppure qualcosa non quadra, e Casabona sente per istinto che la madre non è l’unica fra le persone vicine a Martina ad avere dei segreti. È il momento di prendere in pugno l’indagine e scavare molto più a fondo. Una ricerca che trascinerà Casabona in un mondo popolato di maschere e vite parallele, abilmente nascoste dalla facciata della pubblica virtù...
Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l’ha portata via, oppure è uscita da sola per poi smarrirsi nei boschi? E soprattutto: ha ancora senso, dopo tanti giorni, aggrapparsi alla speranza di ritrovarla viva?
La sonnacchiosa provincia toscana di Valdenza è improvvisamente scossa dall'omicidio di una donna che viene ritrovata in casa, in una posizione innaturale e con una fascetta stringicavo attorno al collo. Si pensa subito al movente passionale, ma all'occhio esperto di Casabona, il commissario incaricato del caso, qualcosa fin da subito non quadra: troppi elementi diversi sulla scena del crimine, troppi particolari contrastanti. Schivo, ma con una forte carica umana, reso cinico da troppi anni di mestiere alle spalle, Casabona capisce ben presto che l'omicidio è solo l'inizio di un vortice di morte: un gioco molto pericoloso in cui le regole sono quelle stringenti e folli di un serial killer. E Casabona non può che accettare la sfida. «Chiediti perché e troverai il movente e se troverai il movente sarai vicino all'assassino»: seguendo questa frase come un mantra e con l'aiuto dell'affascinante collega Cristina Belisario, Casabona cercherà di venirne a capo e per farlo sarà obbligato anche a una profonda riflessione sull'impotenza dell'essere umano rispetto alle conseguenze delle proprie azioni.Un romanzo da non perdere. Un commissario che non si dimentica.
È un Ferragosto rovente e sulle colline toscane ai confini di Valdenza viene trovato il corpo di un uomo, ucciso con una revolverata alla nuca, sotto quello che in paese tutti chiamano “il castagno dell’impiccato”. Non un omicidio qualunque, ma una vera e propria esecuzione, come risulta subito evidente all’occhio esperto del commissario Casabona, costretto a rientrare in tutta fretta dalle ferie, dopo un’accesa discussione con la moglie. Casabona non fa in tempo a dare inizio alle indagini, però, che il caso gli viene sottratto dalla direzione antimafia. Strano, molto strano. Come l’atmosfera di quei luoghi: dopo lo svuotamento della diga costruita nel dopoguerra, dalle acque del lago è riemerso il vecchio borgo fantasma di Torre Ghibellina, con le sue casupole di pietra, l’antico campanile e il piccolo cimitero. E fra le centinaia di turisti accorsi per l’evento, Casabona si imbatte in Monique, un’affascinante e indomita giornalista francese. O almeno, questo è ciò che dice di essere. Perché in realtà la donna sta indagando su un misterioso dossier che denuncia una strage nazista avvenuta proprio nel paesino sommerso. Un dossier scottante, passato di mano in mano come una sentenza di morte, portandosi dietro un’inspiegabile catena di omicidi. E tra una fuga a Parigi e un precipitoso rientro sui colli, Casabona sarà chiamato a scoprire che cosa nascondono da decenni le acque torbide del lago di Bali. Qual è il prezzo della verità? E può la giustizia aiutare a dimenticare?
Il ritorno di un grande commissario: un personaggio che con la sua intelligenza e umanità ha conquistato migliaia di lettori.
Per venirne a capo, il commissario dovrà affondare le mani nel ventre molle della provincia italiana, dove l'unica cosa che conta è l'apparenza.
Solitario, taciturno, appassionato di musica rock, Massimo Valeri è un ispettore di polizia, da tutti chiamato l’Indiano per via dei tratti somatici ereditati dalla madre, una circense di origine sinti che lo abbandonò quando aveva due anni. Vive su una barca che un tempo apparteneva al padre adottivo e non ha legami se non quello con la sua moto, che gli fa riscoprire l’anima nomade. Seduto al tavolino di un chiosco vicino al mare, sta aspettando una persona legata a un passato dal quale è fuggito molti anni prima, dopo aver vissuto la delusione del tradimento. Pietro, l’amico con cui condivideva sogni e ideali, che era come un fratello finché l’amore per Giulia non li ha divisi mandando tutto in frantumi. Una distanza incolmabile che fatalmente si è quasi annullata a Genova, nei drammatici giorni del G8, dove entrambi, senza saperlo, si trovavano a pochi metri l’uno dall’altro, solo su due fronti opposti: Massimo tra chi vestiva la divisa, Pietro tra i manifestanti No-global. Un’esperienza sconvolgente che, in modo diverso, ha lasciato su di loro cicatrici profonde.
È giunto il momento della resa dei conti fra due anime una volta vicine, separate dalle scelte personali e dagli schieramenti. Un incontro che forse permetterà a entrambi di ripartire finalmente con una nuova vita.
Ogni giorno ha il suo male - La pietà dell’acqua - Il metodo della fenice.
Schivo, ma con una forte carica umana, reso cinico da troppi anni di mestiere alle spalle, il commissario Tommaso Casabona dirige la squadra mobile della cittadina toscana di Valdenza con il piglio e la fermezza di chi sa di essere dalla parte giusta: quella della legge. Una convinzione che lo guida anche quando la caccia al colpevole minaccia il fragile equilibrio della sua famiglia: una moglie insoddisfatta con cui non riesce più a parlare; un figlio che si è perso nella droga; una figlia determinata a diventare criminologa, con suo sommo disappunto. E in mezzo a tutto questo, tre indagini serrate, tre assassini da braccare, tre misteri da risolvere: una donna senza volto ritrovata uccisa in una casa che non è la sua; un uomo freddato da una revolverata vicino a un antico borgo sommerso dalle acque di un lago; una donna carbonizzata sotto un vecchio ponte ai margini del bosco.
«Chiediti perché e troverai il movente, e se troverai il movente sarai vicino all’assassino»: seguendo questa regola come un mantra, Casabona dovrà affondare le mani nel ventre molle della provincia italiana, dove l’unica cosa che conta è l’apparenza, ma dove niente è come appare.
Toskana. Als Commissario Casabona am frühen Morgen die Haustür öffnet, stehen vor ihm seine Kollegen. Mit einem Durchsuchungsbefehl. Der Grund: dringender Mordverdacht. Casabona soll den Liebhaber seiner Frau getötet haben. Ihm gelingt die Flucht – aber wer hat es auf ihn abgesehen? Eine erste Spur führt nach Neapel, direkt ins Herz der Camorra.
Commissario Casabona hat sich in sein Haus in der Toskana zurückgezogen, allein. Seine Frau hat einen Neuen, seine einzige Gesellschaft ist sein Schnapsvorrat. Doch dann überraschen ihn eines Morgens in aller Herrgottsfrühe seine Kollegen mit einem Durchsuchungsbefehl. Durch einen Trick findet er heraus, dass er als Verdächtiger in einem Mordfall gilt. Marco Romoli, der neue Freund seiner Frau, wurde brutal ermordet aufgefunden. Alles deutet darauf hin, dass Casabona die Tat begangen hat. Er muss untertauchen und herausfinden, was tatsächlich passiert ist. Von einem alten Kollegen erfährt er, dass ein ehemaliges Mitglied der Camorra ihn belastet hat. Und tatsächlich, einer der großen Bosse bestätigt Casabonas Verdacht: Der Commissario soll in ein Komplott der Mafia verwickelt werden. Aber warum? Um Antworten zu erhalten, muss Casabona tief in die eigene Vergangenheit hinabsteigen. Alte Freunde entpuppen sich als Feinde, und er darf nur noch sich selbst vertrauen, wenn er den wahren Täter überführen will.