Recensione cliente

Recensito in Italia 🇮🇹 il 3 dicembre 2022
Non serve neppure attendere la risposta richiesta nelle apposite domande agli altri clienti, tanto è chiaro il discorso, ma ci arriveremo pian piano.
Dopo aver posseduta una coppia di auricolari Bose che dal duemilaquattordici si è guadagnata seriamente il pane ed ora è passata giustamente a miglior vita, ho provato a risparmiare e dopo vari tentativi ho trovati degli auricolari che usati in luoghi nei quali può accadere loro ogni disgrazia, assolvono al proprio dovere. Avevo però bisogno di una coppia di cuffiette che restituisse musica ad un certo livello; avrei potuto optare per l’ultimo modello costruito dalla prestigiosa marca su menzionata, ma avendo già in casa due Echo Studio, un Echo Sub, un Echo Dot di terza generazione ed un FIRE TV STICK Lite, (avevo a suo tempo comprato anche un Echo Flex, ma l’ho smontato per vederne il contenuto, tanta è l’inutilità per me di un dispositivo del genere), ho voluto provare la versione ‘auricolare’ di ciò che Amazon si fa costruire per poter meglio e legittimamente vendere i propri contenuti in Rete.
Ho scelto il top, per cui mi è arrivato un bundle che comprende gli auricolari con custodia wireless che ha comunque il cavo USB C/USB A ed un caricatore anch’esso a ricarica senza fili che poi senza fili in realtà non è. Tutto perfettamente regolare e serio dal punto di vista dell’evasione dell’ordine.
Restringendo il campo agli auricolari anche perché il caricatore wireless è secondo le aspettative, quindi può servire solo a caricare la custodia di ciò che sto recensendo, aperta la scatolina delle cuffiette, vi ho trovata la manualistica che a me che non vedo serve davvero a poco. Al centro, in bella vista, ecco la custodia che comprende le cuffiette con già due gommini applicati. Nel fondo della scatola è infine presente un cartoncino sagomato in maniera da poter ospitare il cavo USB C/USB A già menzionato sopra che per altro è bello lungo ed al centro del cavo stesso, le bustine con gli altri gommini e gli archetti, (come da presentazione), accessori che io non ho utilizzati.
Per non perdere tempo, ho caricata la custodia a mezzo cavo e dopo circa tre ore, (avevo altro da fare), mi sono messo all’opera per provare il nuovo acquisto.
Già con l’apposita app che Amazon propone e che integra Alexa, caricata sul mio Samsung Galaxy S20+, (vedi ragioni sopra), ho registrati gli auricolari e questi hanno iniziato regolarmente a funzionare, ma non riuscendo a capire come gestire il volume che al momento era basso, l’ho regolato dai comandi dello smartphone, in attesa di un momento per tentar di comprendere quanto mi era ed è tuttora poco chiaro.
Ho provveduto poi ad associare le cuffiette al computer che con Windows 11, versione 22H2, le ha recepite e… Alexa non funzionava più e questo si sapeva, ma la cosa che mi ha lasciato davvero perplesso è stata che gli auricolari sono stati abbinati al pc che inviando il segnale musicale, lo fa al massimo del volume, come accade quando si deve associare un qualsiasi dispositivo munito di regolatore d’intensità del prezioso segnale, manopola, (virtuale o reale che sia), utile ad attenuare il volume stesso per permetterne la giusta e voluta amministrazione. Insomma: le cuffiette, collegate al computer, si sentono a manetta e ciò non è un danno per chi come me, indossa questi dispositivi proprio per isolarsi dal mondo, senza cancellazioni del rumore, ultima moda che vale per i comuni mortali, non certo per chi fa di questi strumenti un utilizzo lavorativo e professionale.
Ma come ho trovate le cuffiette? Dal punto di vista estetico, questi piccoli strumenti richiamano la forma cilindrica degli altoparlanti Echo, distintivo di Amazon che personalmente trovo gradevole. La musica è ben prodotta in tutte le bande di frequenza udibili dall’orecchio umano ed io riesco a sentire segnali fino a diciannovemila Hertz, (prova audiometrica effettuata presso il policlinico Gemelli di Roma per ragioni di lavoro), musica e parlato già più che soddisfacenti da godere senza l’utilizzo dell’equalizzatore integrato nell’app Alexa e personalmente ritengo che quanto si ascolta non abbia nulla da invidiare a dispositivi dal costo triplo rispetto a questi auricolari che hanno recepita un’obiezione che è stata proposta a proposito degli altoparlanti Echo, vale a dire che queste cuffiette sono utili anche per poter ascoltare ciò che non deriva dalla Rete o più specificatamente dal sistema Amazon. In altre parole, finalmente anche i dispositivi Echo permettono di poter ascoltare quanto si custodisce in privato nelle proprie memorie, cosa che se valesse anche per gli altoparlanti, magari una coppia di Echo Studio più Echo Sub nel mio caso, sarebbe il non plus ultra.
Sì, tutto bene: ma allora perché quattro e non cinque stelle? Proprio per il fatto che non esiste la possibilità di regolare il volume sugli auricolari, così come accade per dispositivi da quindici o venti euro che sicuramente per qualità non sono paragonabili a quelli in recensione o per sistemi dal costo triplo che comunque l’opzione che manca agli Echo Buds la offrono, magari a chi, non vedendo, non ha la possibilità di regolare il volume stesso dal pannello di controllo del pc senza spegnere ciò che si sta ascoltando, visto che se quanto inviato alle cuffiette viene mischiato alla voce della sintesi vocale, non sempre è possibile capire cosa al momento si stia gestendo e quand’anche esista la possibilità di attenuare la musica per poter ascoltare lo screen reader, la soluzione è sempre di ripiego, rispetto a quanto accade in prodotti della medesima categoria che però hanno la regolazione del volume intrinseca nei pannelli dei due auricolari.
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