Romanzo diretto, dove linguaggio e descrizioni scarne rendono l'idea della brutalità e di una mentalità che non conosce mediazione. La storia coinvolge e resta chiara anche se ci sono diversi filoni che si intrecciano e qualcuno rimanda al passato. Rispetto a "Quasi colpevole" lo stile è più asciutto, non c'è praticamente mistero, ma questo semmai è un pregio perché l'autore dimostra di saper cambiare registro e modificare lo stile con un'ambientazione decisamente diversa. Autore da tenere d'occhio.