La recensione più critica
3,0 su 5 stelleMi aspettavo di meglio (SPOILER)
Recensito in Italia 🇮🇹 il 12 gennaio 2019
L'aspetto paranormale del romanzo è indubbiamente affascinante e ben curato, peccato che, soprattutto nella seconda parte, passi un po' in secondo piano rispetto alla vicenda thriller, anch'essa interessante e con un discreto colpo di scena sul finale, l'ambientazione poi è davvero descritta alla perfezione e l'autrice scrive indubbiamente molto bene, il testo è scorrevole e quasi privo di refusi, notevole per un self. Allora, perché solo tre stelle? Semplice, per i personaggi, nessuno dei quali brilla per caratterizzazione, al contrario li ho trovati tutti, ad eccezione del Professor Tivoli e pochi altri, abbastanza sgradevoli, in particolare la protagonista, Elena, a mio parere davvero insopportabile. Ci sta che sia tormentata dai sensi di colpa, dal rimorso e dalla paura, dopotutto ha pur sempre ucciso un uomo, anche se per legittima difesa, ma dopo un po' il suo vittimismo viene a noia, a lungo andare risulta semplicemente fastidioso il suo continuo autocommiserarsi, e a tratti risulta pure incoerente: è disperata per l'omicidio di Rino, che comunque è stato accidentale in quanto non aveva intenzione di ucciderlo ma solo di ferirlo, ma quando tutti nella baia continuano a ripeterle che se non fa qualcosa per placare le copie al Pozzo del Corvo un sacco di gente morirà, pur sapendo che hanno ragione si rifiuta, più preoccupata del suo nuovo ragazzo che delle persone che potrebbero morire per colpa sua. Nel finale migliora, è vero, fatto sta che per più di metà libro resta un personaggio quasi inutile che non fa che lamentarsi e ammorbare il lettore con le sue seghe mentali, se almeno avesse fatto qualcosa per migliorare la sua condizione, o anche solo dimostrato di averne l'intenzione invece di restare semplicemente a crogiolarsi nella disperazione, forse l'avrei apprezzata di più, ma purtroppo così non è stato e da qui le tre stelle. Peccato.