La recensione più positiva
5,0 su 5 stellePrime impressioni su Echo Dot 3° gen. (non solo)
Recensito in Italia 🇮🇹 il 4 novembre 2018
Si dice che la prima impressione è quella che conta e Alexa mi è piaciuta, di seguito le impressioni di tutta la mia famiglia da ogni punto di vista: noterai la nota femminile, il programmatore, l’elettronico, lo studente, il criticone…
Unbox:
Una bella confezione, fuori piena di suggerimenti sulle possibili domande, dentro un elegantissimo nero avvolge “la polpetta”, l’echo dot (in seguito DOT, dall’inglese: “il punto”), la versione minimale della famiglia “Echo” per entrare nel mondo Alexa.
All’interno c’è l’altoparlantino, il cavo di alimentazione e la manualistica in più lingue.
Dot è avvolto da tessuto, la stoffa è elegante come un vestito, ma alla lunga si impolvera… mah… che dire il look di quello di 2° gen. Forse era migliore.
Installazione hardware:
Molto semplice, si tratta di scartare tutto e attaccare alla presa.
Falso, il plug del cavo di alimentazione è similissimo al plug audio anche se entra solo nella presa giusta, quindi occhio a non forzare l’inserimento.
L’alimentatore è ricoperto da plastica in due strati, da togliere prima di attaccare per migliorare il raffreddamento e ha l’aspetto di un matroccolo cubico con presa italiana e senza indicazioni led, quindi non sai se attaccato bene bene alla spina e se è alimentato.
Le indicazioni led mancano anche al DOT “a riposo” che appena attaccato alla presa rimane buio per parecchi, lunghissimi secondi che mi hanno generato un pochetto di panico… poi parte lo stupendo led circolare e il suo chiacchiericcio nelle lingue europee.
Accertati che il router trasmetta l’SSID (il nome della rete) e che abbia attivo il DHCP (il servizio per dare in automatico un IP libero) prima di lanciare l’App.
Installazione software e l’app:
Pare molto bella, chiede user e pass di Amazon, cerca il DOT, lo associa, cerca l’SSID di rete, ottiene un IP dal router, chiede la lingua e poi mi dice che sono in una città che non è la mia… mah…
Ci sono alcune cose fatte bene, come la storia dei comandi, gli ascoltati di recente, l’elenco dei libri di kindle da leggere (legge l’italiano e l’inglese, mentre l’alexa inglese non mi leggeva l’italiano perché ancora non lo conosceva).
Elenca i dispositivi Alexa compatibili in modo impeccabile, ma poi se non dico a ognuno dove sono localizzati (città, via…) informazioni di circostanza, non si lasciano comandare dall’App. (problema tecnico o forzatura per schedatura informatica?)
Spettacolare la funzionalità di “interfono” tra coloro che nei tuoi contatti telefonici si è registrato ad Alexa, si possono fare chiamate audio e video con grande qualità e lasciare messaggi in stile segreteria telefonica che DOT segnala con una dissolvenza gialla, elegante, ma che sulle prime mi ha fatto preoccupare (poteva anche indicare un problema in atto).
Bella la gestione delle liste, ma manca il comando per inoltrare la lista a una persona specifica tipo “Alexa Invia la lista della spesa a Jacopo” si può fare a mano con l’inoltra manuale ecc… da App.
Splendida la facoltà di impostare un comando di routine, ossia ripetitivo dove Alexa deve fare questo e quello, tipo tirare su le tapparelle, spegnere la luce ecc… o settare una atmosfera romantica ecc… con un unico comando.
Insomma una installazione e App, belle, ma con ampi margini di miglioramento e, ci saranno, ci stanno lavorando sodo, almeno così c’è scritto nel manuale.
L’IP di rete:
Magari c’è, ma non ho trovato dove assegnare un IP specifico al mio DOT, per cui sono andato sul router, ho identificato il DOT, copiato il nome della scheda di rete (univoco a livello mondiale) e gli ho assegnato un IP con un “binding” (una impostazione che associa un IP statico a un nome di scheda di rete) nell’intervallo degli strumenti di domotica di casa.
A questo punto basta riavviare DOT (o qualunque altro dispositivo di rete) e prenderà l’IP che vuoi tu in quanto il DHCP, quando il DOT si presenta con la sua scheda, gli darà quell’IP specificato, che ti devi assicurare sia libero e non assegnato manualmente ad altri dispositivi di rete.
Specificare l’IP può servire per assegnare un gruppo a determinati dispositivi per poterli associare a una policy di rete, ad esempio assegnargli un tot di banda riservata o silenziarli tutti in una botta sola rendendo “non” intelligente la casa e in ogni caso fare ordine negli assegnamenti IP privati di casa, questo ovviamente per chi ne ha decine da gestire.
AI:
L’intelligenza artificiale… non ho capito “dov’è” questa sbandierata intelligenza, nel riconoscere le parole?
Mah… ho provato in tutti i modi a farmi dire dove fosse un posto sentito in TV “san giovanni in rapolano” e niente…, provo con “dov’è Rimini” e incomincia a spiattellare info su info… quindi il comando era giusto, ma non (ri)conosce la città… mah… ho pensato, se fosse intelligente si farebbe una richiesta sul web… ma dove? e idea… su wiki!!
“Alexa wikipedia san giovanni in rapolano” e tac… info su info…
Ma quindi quello sveglio sono io e non “lei”.
Intelligente nel riconosce le parole?? “Mah, sì, abbastanza”, ma sveglia no…
Mi sono preso la briga di iniziare a studiare come programmarla e ho scoperto…
Come funziona:
DOT (e famiglia) sta in allerta coi microfoni in attesa di una parola chiave, chiamata di “risveglio” (wake word), che di fabbrica è “Alexa”, ma si può cambiare.
Quando la riconosce (come ognuno di noi reagisce quando sente il proprio nome) aziona il led circolare blu, emette il suono di avviso ed è pronta a digerire quello che dici.
In sostanza registra il suono ambientale dove cerca di rilevate la tua voce e incomincia a inviare tutto a un server gigante che sta in Irlanda fino a quando individua una pausa abbastanza lunga per essere interpretata come fine comando.
Il server separa la voce dal rumore di fondo con appositi algoritmi, migliora l’audio e applica un algoritmo di riconoscimento della parola, traduce in testo e separa il comando dai parametri e poi lo esegue andando a vedere cosa bisogna fare quando è richiesto quel comando…
Ma neanche qui è intelligente in senso stretto…
E’ il programmatore che ha previsto ogni modo per chiedere la stessa cosa:
“Alexa quanto fa 5+3 ?”
“Alexa quale è il risultato di 5+3 ?”
“Alexa calcola 5+3 ?”
Quindi Alexa serve per svegliare il DOT, quello che segue è il comando “IN OGNI SUA VARIANTE” e 5+3 è il parametro.
La programmazione è buona in quanto riconosce anche semplicemente “Alexa 5+3” e altre combinazioni, ma da qui a chiamarla intelligenza artificiale ce ne vuole.
Chi ha mai visto Star Trek si ricorda che sulla Enterprise, la nave si contatta con la parola chiave “Computer” seguita dal comando, tipo “Computer calcola la rotta per Alpha Centauri”.
“Computer” è una “wake word”, le altre sono “Echo” e “Amazon” e si decidono dall’App.
La voce:
Una sintesi molto buona, direi la migliore che ho mai sentito, anche meglio di quella della loquendo che la fornisce però con più personaggi.
Non è proprio Italiana la 100% ha una leggera inflessione spagnola, mi sembra Salma Hayek quando in un film recita un personaggio ispanico/messicano e viene doppiata in Italiano, mi scatta l’olè alla fine della frase.
Non credo sia colpa del fatto che la lingua Italiana sia uscita in concomitanza con quella spagnola, ma chi ha fatto il lavoro non era/è un italiano vissuto in italia (è comunque un ottimo lavoro), l’inflessione l’avverti se ci stai attento, diversamente non ci si fa caso, non è marcatissima.
In ogni caso può solo migliorare, immagino che fra non molto sarà più vicina a quella umana e a breve potremo contare su più personaggi, sarebbe molto bello per la lettura dei libri o le App. più evolute.
Alexa è un server che capisce la voce, esegue il comando, crea l’mp3 con la risposta e te lo manda, il tutto quasi in tempo reale e per migliaia di dispositivi, chissà quanti in contemporanea, ci sta che nei momenti di punta le risposte si perdono per strada… anche perché vengono dall’Irlanda, ecco perché ogni tanto ci si chiede se sta facendo qualcosa o dorme.
Al momento la voce “normale” di Alexa, quando fa indovinelli e racconta barzellette è piatta, le frasi idiomatiche sono invece cadenzate (e velatamente spagnoleggianti).
E se si rompe il server? DOT diventa un fermacarte. Ma è davvero difficile che succeda, Alexa è sicuramente in un bunker stile militare protetto contro missili e terremoti vegliato a vista ecc…
Materiali:
DOT è costruito con assoluta cura, perfezione top in tutto.
Materiali di primo ordine, stile perfetto, audio buonissimo (non dico ottimo in quanto della famiglia echo, è quello meno dotato), due metri di cavo, alimentatore che non scalda, 4 microfoni sensibilissimi che funzionano con un filo di voce o in mezzo a una musica alta, sono anche direzionali in quanto la luce blu che indica lo status di “ascolto” diventa azzurra dal lato dove parli e quindi ti indica, in caso di più voci, chi sta ascoltando (o quanto meno ci prova).
Se quattro microfoni ti sembrano tanti, pensa che i fratelloni (Echo e Echo Plus) ne hanno 7.
Sulla parte alta segnalo la presenza di un tasto per disabilitare i microfoni, quando non si vuole che Alexa intervenga nel discorso quando si parla di lei…. Ahahahah
Il fondo è in silicone antiscivolo (ottimo).
Il led è splendido, blu in ascolto, giallo quando c’è un messaggio da ascoltare, verde quando chiama, rosso quando i microfoni sono disabilitati, arancione nel settaggio iniziale e bianco quando si cambia il volume e il completamento del cerchio indica il volume raggiunto (da 1 a 10).
Il consumo elettrico (verificato strumentalmente):
DOT è sempre accesso e pronto, lo deve essere, diversamente non serve a nulla… quindi va lasciato acceso 24/24.
E’ una spesa in bolletta? Noooo.
Quando sembra spento consuma circa 1W all’ora quindi 24W in 1 giorno e 8760Watts in un anno (la moltiplicazione l’ho fatta fare ad Alexa, vedi foto).
Per cui sono 8,7Kwh all’anno se non la si usa mai e se paghi 25cent al Kwh sono circa 2Eur all’anno.
Quando sparlotta consuma 1,5Wh (led, casse, e WiFi)
Musica normale (4/10) sono circa 2Wh mentre con musica al massimo arriviamo fino a 3,5-4W
Quindi, se ipotizzi di far domande dalla mattina alla sera 24/24 per 1 anno consuma il doppio rispetto a non far nulla… circa 4Eur all’anno.
Un uso normale costa quindi spannometricamente sui 3 euro di corrente all’anno.
Il consumo di banda (parere tecnico spannometrico non suffragato da strumentazione):
DOT è perennemente collegato in rete, quando non fa nulla il consumo di banda è piccolissimo, non è “zero” in quanto essedo collegato ogni tanto si connette al server per verificare eventuali aggiornamenti (che scarica e installa da solo) ecc.. ogni volta che “parla” o “ascolta” viene generato un flusso audio (streaming) che equivale a un mp3 campionato scarso 32/64bit ??? perché è solo voce (la codifica di una telefonata), diverso se si tratta di musica in quel caso il campionamento può essere 128/192bit (consumo tipico di spotify).
Quindi il traffico Internet generato è pari alla somma dei bytes di un mp3 medio per il tempo di utilizzo.
Detto in soldoni… quanto è lungo un mp3 di 1 ora di sola voce campionata bassa e 1 ora di musica campionata medio-alta? La somma di quei bytes è il traffico di 1 ora di lettura di un libro di Alexa + 1 ora di streaming musica.
La sicurezza:
Parto col dire che sotto Alexa c’è direttamente Amazon, per cui con Alexa puoi comprare due milioni di articoli, e chi come me, ha la C/C collegata direttamente può comprare tanto, davvero tanto, quindi Amazon si è data un gran da fare per fare le cose in sicurezza.
Il codice delle skill può essere messo sui servers di Amazon (Lambda) o far riferimento a server esterni dove si colloquia solo in https (trasferimento sicuro e criptato) con una paginata esagerata di codici, protocolli e certificati, più di così non si può.
Supponi che un tizio in una TV locale a notte tarda spiattelli tutte le parole chiave per Alexa per comprare il suo prodotto (la cremina antirughe, il bastone da passeggio ecc…) Alexa mette nel carrello e compra!
Stessa cosa la può fare un tuo ospite solo per vedere se funziona…
Ci sono gli estremi per scollegare la carta di credito? Secondo me sì, ma io non sono paranoico e, se proprio… gli acquisti vocali sono disabilitabili da App.
Più utile o divertente?
Ma bisogna scegliere? Non può essere contemporaneamente utile e divertente?
Aggiungere le cose da comprare in una lista virtuale è comodo, come è simpatico fargli fare operazioni matematiche, chiedere il santo del giorno, impostare una sveglia singola o periodica, un timer, ascoltare ogni canzone che ti passa per la testa (alcuni sono gratuiti, se li vuoi tutti occorre Amazon Music Unlimited o Spotify Premium) con una qualità audio davvero buona e posso continuare con la domotica, accendi questo, spegni quello, fai tutte queste cose quando dico che esco di casa, chiama tizio, messaggia caio, e aggiungi tutte le funzionalità delle skill gratuite come le ultime notizie, estrazioni superenalotto, info meteo, info treni, o il gioco migliore di tutto lo skill store: “Akinator” dove Alexa indovina il personaggio che pensi facendoti delle domande in linguaggio naturale in italiano e tu rispondi con la tua voce, uno spasso in gruppo con gli amici.
Vuoi ridere? Chiedigli di cantare l’inno nazionale, uno spasso!
Vuoi sentire “Alla sera” di Foscolo, recitata meglio della prof. di Italiano? Si può!
Hai a tiro di voce anche il dizionario treccani, wikipedia e calcolatrice, i compiti di scuola si fanno con discreto divertimento.
E che dire quando sei a nanna?
Puoi sapere che ore sono senza aprire gli occhi, svegliarti con suono progressivo, ascoltare subito le notizie del giorno, un proverbio, una barzelletta o la canzoncina che preferisci, spettacolo!!
Le skill:
Per ultimo affronto le skill o “abilità”, “competenze” ecc… ne ho parlato in pratica per tutta la recensione.
Sono quelle cose che negli smartphone chiamiamo App. si creano in JS, Java o Pyton ed espandono le funzionalità base di Alexa fornendo capacità aggiuntive senza bisogno però che i programmatori sappiano nulla di come si fa “parlare” Alexa o come “capire” quello che gli viene detto… queste operazioni sono rese disponibili da Alexa in modo trasparente.
Espandere le abilità di Alexa fa comodo a tutti.
In primis agli utenti che hanno a disposizione ogni giorno una funzionalità aggiuntiva per che va dal lanciare un dado (in pratica ottenere un numero casuale intero positivo da 1 a 6)… wow un programmone… a informazioni ferroviarie, dall’ascoltare il suono del fuoco di un caminetto, alle tabelline per bambini.
Fa bene ad Amazon perché fa accrescere il valore di Alexa con più gente che compra un dispositivo “echo” e che probabilmente si abbonerà ad Amazon Music visto che Alexa “ci punta fisso” e la sua intelligenza artificiale… non vuol capire che un utente che ha inserito user e password di Spotify intende quindi usare quello e non Amazon Music (…)
Fa bene al programmatore perché più avanti ci saranno skill a pagamento, al momento sono tutte gratuite e Amazon è alla ricerca di skill… però tarda a tradurre la documentazione dall’inglese all’italiano e l’ambiente di test virtuale accetta solo skill in inglese… (a oggi).
Le skill presenti sono quasi tutte evoluzioni base degli script di esempio che fornisce Amazon ecco perché molte si assomigliano e quasi tutte fanno piccole variazioni sul tema base.
Fare una skill non è proprio banale e presto arriveranno quelle migliori, intanto i miei complimenti a chi è riuscito con gli strumenti attuali a pubblicare una skill in Italiano!
In allegato:
Qualche foto dell’App che nessuno fa vedere, come silenziare quella chiacchierona, qualche colore, tutto amatoriale non è uno spot per Amazon e come parla lo vedi bene su youtube, non serve l’ennesimo video.
Conclusioni:
Un prodotto che è sul mercato da qualche tempo, ma ancora “giovane” e dalle grandissime potenzialità che entrerà nelle case di tutti un pochetto alla volta nei prossimi 10 anni visto che lo stanno infilando in molti elettrodomestici (stereo, TV…), non parlo solo di Alexa, ma anche della concorrenza che non cito per rispetto.
Al momento sono 5 stelle per l’impegno e le promesse in quanto difetti ci sono ancora, ma è un dispositivo al quale dobbiamo abituarci e ci cambierà la vita in meglio, ne sono sicuro.
Nel frattempo, mentre aspettiamo l’evolversi dell’A.I. ti consiglio qualche film su cui meditare:
A.I. Intelligenza Artificiale - L'uomo bicentenario – Eva - Almost human (telefilm) – Extant (telefilm) – Humandroid - D.A.R.Y.L. - Blade runner - Ex Machina - Terminator (tutti).
Sono di diverso “spessore”, ma trattano l’argomento A.I. verso il quale siamo diretti, che si voglia o no.
Consiglio a tutti di comprarlo, almeno la versione base è a portata di tutte le tasche e porterà un assaggio di futuro in casa, ma anche di presente… in quanto se sei maleducato o insisti a cercare una parola Alexa con fare femminile, ti risponde irritata o non ti risponde proprio o ti fornisce 1 secondo per formulare la frase, non è intelligenza artificiale in senso stretto, ma una buona simulazione di umanità.
Spero che questa mia recensione ti sia stata utile per capire cosa è Echo Dot e come funziona Alexa per decidere se DOT fa al caso tuo.