La recensione più critica
2,0 su 5 stelleTriste e delusa
Recensito in Italia 🇮🇹 il 19 maggio 2021
Un “unpopular opinion” (non mi linciate, per favore!)
Normalmente non pubblico le recensioni dei libri che appartengono ad una saga, perché la lettura di questi diventano “di nicchia”, coinvolgendo soprattutto chi li conosce. Nessuna persona che abbia iniziato a leggere una saga smetterà di leggerla soltanto per alcune recensioni non positive. Al contrario, questo può soltanto scatenare la sua curiosità e proseguirà nella lettura della saga per vedere fin dove concorda con l’opinione letta.
Però, purtroppo, in questo caso la mia tristezza è così grande che ho avuto il bisogno di aprirmi con voi, di confrontarmi e magari trovare qualche consolazione nei vostri commenti.
Lucinda Riley è tra le mie autrici contemporanee preferite, avendo già letto tutti i suoi libri. Per una come me, amante accanita di saghe, la storia delle 7 sorelle, chiamate come le stelle della costellazione Pleiade, è stata una nuova fonte di piacere.
Così come ho adorato i primi 6 libri, così “La sorella perduta” mi ha annoiato. Pesante, lungo, tedioso, ripetitivo fino alla stanchezza. (“oggi sono stanca, ti racconto tutto domani” è una frase che la protagonista, Marry, ripeterà almeno 15 volte durante tutta la storia…). Difficile poter dare tutte le spiegazioni senza fare spoiler, però vi posso garantire che le prime 150 pagine potevano tranquillamente, senza perdere bellezza, essere scritte in non oltre 30.
Anche il flashback nel passato, (la guerra d’indipendenza dell’Irlanda) che ha reso famosi i libri della Riley, qui è lento e pieno di descrizioni secondarie lunghe e tediose che ti fanno pensare che siano state inserite soltanto per aggiungere parole al testo.
È ovvio che il nostro desiderio è che tutti i libri ci piacciano, anche se questo non accade sempre, però quando leggi un libro che si allunga fino l’inverosimile per permettere di avere la continuazione in un libro successivo, mi sento delusa, triste, tradita. Sento che l’autrice e la CE hanno voluto continuare a cavalcare l’onda del successo economico a discapito di noi poveri martiri lettori.