La recensione più critica
3,0 su 5 stelleBuon thriller!
Recensito in Italia 🇮🇹 il 15 novembre 2017
Tre stelle e mezza!
Secondo romanzo dell'autrice Paula Hawkins, che dopo il grandissimo successo de "La Ragazza Del Treno", pubblica un altro thriller attesissimo dai lettori e dalla critica.
Siamo in Inghilterra, nel piccolo villaggio di Beckford, dove tutti gli abitanti si conoscono e dove intrecci di vite, segreti ed intrighi si aggrovigliano nascosti sotto un'apparente quieta convivenza. Da qualsiasi posto del villaggio, non importa quanto nascosto possa essere, si ha sempre una vista del fiume, questo fiume che da tempo immemore ormai ha dato origine a storie e leggende che continuano ad essere alimentate da una serie di suicidi. Questi suicidi avvengono tutti nello Stagno Delle Annegate e non trovo parole migliori di quelle di Jules (uno dei personaggi narranti del libro), per descrivere lo stagno e il fiume.
"Lo Stagno delle Annegate. E' un nome bizzarro, ma che ha il suo peso. Che cos'è, in fondo? E' solo una pausa nel corso tumultuoso dell'acqua. Un'ansa. Ci arrivi seguendo il fiume e le sue mille deviazioni, le sue curve, i tratti i cui si gonfia ed esonda, dando la vita e togliendola, anche. Prima è freddo e limpido, poi diventa stagnante e limaccioso; serpeggia attraverso i boschi fitti di alberi, taglia come una lama le Cheviot Hills e solo allora rallenta, appena a nord di Beckford. E' lì che si riposa, soltanto per un po', allo Stagno delle Annegate. E' un angolo di Paradiso...Ma l'apparenza è ingannevole, perché quello è un posto di morte. L'acqua scura e vitrea nasconde il fondo: alghe che ti si attorcigliano alle caviglie e ti trascinano giù, rocce appuntite che ti lacerano la pelle. E lassù a picco, il promontorio, una roccia di ardesia grigia: quasi una sfida, una provocazione.
Beckford era il luogo in cui Nel e Jules andavano in vacanza nella loro infanzia, nella loro vita da adulte hanno poi fatto due scelte opposte: Nel ha deciso di trasferirsi a vivere proprio lì, mentre Jules vuole cancellare dalla sua memoria tutto ciò che è legato a quel luogo. Nel corso del libro ci saranno dei flashback in cui attraverso il racconto della stessa scopriremo cosa l'ha portata ad odiare quei tempi e quei luoghi.
Nel era affascinata dal fiume che sembrava avere un legame indissolubile con le donne di Beckford, ed era diventata una figura "scomoda" per molte persone del posto perché aveva deciso di creare un progetto per le storie legate allo Stagno delle Annegate.
Inizialmente nella lettura ci si potrebbe trovare un po' spaesati a causa del continuo cambio di narratore, ce ne sono ben 11, alcuni in prima persona, altri in terza persona, ma ben presto grazie allo stile sapiente dell'autrice, leggere diventa subito molto scorrevole e si entra in men che non si dica nel pieno della storia. Enigmatici personaggi incroceranno la strada del lettore che rimarrà per tutta la durata del romanzo con la giusta dose di tensione e a volte paura, fino a giungere all'ultima pagina, all'ultima riga, per un finale sorprendente.
Mistero e suggestione aleggiano come una nebbia fitta tutto intorno a questo fiume, e pagina dopo pagina ci si trova a scoprire nuovi misteri e nuovi dettagli sinistri sui destini disgraziati delle donne che sono morte nelle sue acque. Improvvisamente ci si trova davanti ad una piccola comunità formata da pedofili, assassini, bugiardi, violenti e traditori. E' possibile o sono solamente le malelingue degli invidiosi del villaggio? Sono solamente i vaneggiamenti di una vecchia signora che ha perso il senno?