Recensito in Italia 🇮🇹 il 18 luglio 2022
«Non hai ancora capito» sibilò Messalina. «La legge la faccio io. Io sono l'Imperatrice.»
Valeria Messalina. Forse qualcuno di voi la conosce, qualcuno no.
Antonella Prenner, con un ritmo incalzante, ci racconta la sua storia.
La nostra protagonista perse il papà da piccola mentre dalla madre Domizia Lepida non ricevette per niente affetto. Quest’ultima, in seguito, si sposerà nuovamente e da questo matrimonio nascerà Felice, un maschietto. Tutti affermavano che un figlio maschio fosse un dono prezioso e davano a lui tutte le attenzioni. È cosi che nella nostra Messalina nacque un pensiero.. uccidere il fratellino..
Sperimentò cosi già da piccola questa smania di omicidio che crescendo peggiorerà..
All’epoca l’Imperatore di Roma era Caligola, un mostro. L’uomo ebbe una lunga malattia, fatta di febbre, convulsioni, perdita di conoscenza e altri malesseri che dopo la guarigione l’hanno cambiato. Caligola soffriva, infatti, di allucinazioni, ed era convinto di parlare con gli Dei. Era un pazzo furioso che amava il lusso, le scelleratezze ed uccidere. Ordinava di ammazzare qualcuno per i motivi più futili.
Un giorno decise di volere Messalina, la ragazza più bella di Roma, quindi la costrinse alle nozze con suo zio Claudio in modo da poterla possedere più avanti.
Fu così che alla nostra protagonista venne rubata la giovinezza e si dovette concedere ad un uomo molto più grande di lei, zoppo, storpio e balbuziente. La ragazza, inorridita da tutto questo, si arrabbiò con la madre che aveva desiderato questo futuro per lei, convinta che, al contrario, il padre non lo avrebbe mai permesso!
Iniziò, cosi, la sua vita con Claudio e, in seguito all’uccisione di Caligola da parte di uomini al suo servizio, i coniugi diventarono gli Imperatori di Roma.
Messalina cominciò a sentirsi sempre più importante e a capire di poter comandare su tutti. Mise in atto il suo potere quando la sua ancella Panfilia soffrì per un uomo, decidendo di farlo uccidere.
“L'Imperatrice comprese quanto fosse facile governare la morte, bastava chiedere. Per la prima volta aveva toccato il potere, quello vero, possibile: era stato come affondare le mani nel fango vischioso, nelle braci ardenti, nel ghiaccio, il corpo e la mente sporchi, bruciati, e poi purificati da un piacere malsano, il cuore scosso da battiti feroci, la vita che fluiva in lei dirompente mentre per suo volere in un altro corpo si compiva la fine.
Appagante, eccitante, antidoto all'infelicità. Incredibilmente facile.”
Messalina scoprirà poi che il marito era solito appartarsi con altre donne e, in seguito alla morte di una sua amica proprio per mano di Claudio, “impazzirà”.. Lei era la donna più bella di Roma, l’Imperatrice, come poteva lui desiderare altre donne? Arria, inoltre, era la sua unica amica, l’unica persona a cui voleva bene oltre che alla sua ancella, come poteva sopravvivere senza il suo affetto?
Decise cosi di prostituirsi e di organizzare spettacoli osceni e finirà in un giro di perdizione per farla pagare al marito. L’odio per lui è cresciuto piano piano in seguito a tante piccole cose, tanto da decidere di volerlo umiliare.
Messalina voleva sottomettere qualsiasi uomo le piacesse e chiunque l’avesse rifiutata avrebbe pagato con la morte.
“Il Principe avrebbe sottomesso altre genti per far più grande Roma; l'Imperatrice avrebbe sottomesso tutti i maschi di Roma, tutti quelli che voleva, a suo piacimento, e tutti l'avrebbero sottomessa, senza alcun confine del lecito. Sarebbe stata una nuova età dell'oro nel nome di Venere, l'Impero dei sensi e della felicità.”
Ma l’unica persona che in realtà voleva vedere morta era suo marito Claudio.
“Claudio doveva morire, Claudio figlio di Druso e Antonia, fratello del grande Germanico, Claudio Imperatore che era l'incarnazione dell'ira divina contro le donne. Doveva morire, sì, e lei doveva vivere per ucciderlo: ormai ne era certa.”
Lei voleva sposarsi per amore, non chiedeva altro, e invece si era sposata con un mostro. Claudio era un impedimento al suo desiderio e doveva liberarsene.
“Di se stessa doveva fare un'assassina, e moltiplicare l'odio, il coraggio.”
La storia di Messalina non la conoscevo ma ne sono rimasta affascinata. Ero molto curiosa di leggere questo libro, dato che narra di personaggi e storia della mia città.
Sono rimasta scioccata dalla follia di Caligola, dal suo godimento nell’uccidere qualcuno. Non conoscevo la sua storia anche se lui di nome ovviamente penso che chiunque lo conosca.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal personaggio di Claudio. Un uomo che si è sempre sentito rifiutato per il suo aspetto e che in Messalina ha visto una possibilità di rivalsa. Lui l’amava sul serio, era totalmente perso per lei tanto da rispettarla e attendere che lei fosse pronta per concedersi a lui. L’ho apprezzato moltissimo. Il suo essere ingenuo l’ha portato a farsi irretire da Messalina parecchie volte e mi è dispiaciuto tantissimo per lui e per tutte quelle persone costrette a morte per una bugia.
Con Messalina ho empatizzato ma l’ho anche disprezzata parecchio. Ho capito il suo bisogno di essere amata, il suo desiderio di avere una vita normale e gioiosa. Condanno ovviamente tutte le sue scelleratezze ma capisco che siano dovute al futuro orribile che le avevano imposto.
Questa è una piccola parentesi nella storia di Roma ma sono presenti molti personaggi illustri che sicuro conoscerete di nome.
Ho apprezzato tantissimo la scrittura dell’autrice che ha un ritmo incalzante che non ti permette di staccarti dalle pagine.
Ero preoccupata perchè non ho letto molti libri storici, ma ho sentito subito la voglia di leggere “Il canto di Messalina”, è come se mi avesse chiamato e sono contenta di averlo fatto perchè mi ha fatto scoprire cose nuove e interessanti e mi ha anche emozionato!
Passione, eccessi, morte, amore, potere, sottomissione, lealtà, bugie.. troverete tutto questo e molto altro in “Il canto di Messalina” che vi consiglio caldamente!